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Bastianello-Orsi Gli ex alleati al grande duello

Bastianello e Orsi in Lega 12 anni fa. Al centro un’attivista dell’epoca
Bastianello e Orsi in Lega 12 anni fa. Al centro un’attivista dell’epoca
Bastianello e Orsi in Lega 12 anni fa. Al centro un’attivista dell’epoca
Bastianello e Orsi in Lega 12 anni fa. Al centro un’attivista dell’epoca

La campagna elettorale delle amministrative 2019 riserva qualche colpo di scena. E il più clamoroso, in attesa che il centrosinistra sveli le sue carte, è il ritorno al Carroccio di Pietro Bastianello, dieci anni fa braccio destro di Valter Orsi nel suo primo tentativo di scalata a palazzo Garbin, fallito per 200 voti. Bastianello non fu solo uno dei principali artefici della campagna 2009, che illuse il centro destra dopo il parziale successo di Orsi al primo turno, ma della Lega Nord all’epoca era segretario. L’anno dopo fu sospeso e la sezione commissariata. Orsi se ne andò e si costruì la sua civica, poi vincente con altri alleati fuori dai partiti. A distanza di due lustri rientra nella Lega, che ha perso nel frattempo il “nord” per appoggiare la candidatura a sindaco di Ilenia Tisato, guardacaso una delle componenti della segreteria che nel 2010 lo sfiduciò. «Ma non sapeva cosa c’era dietro e non posso farne una colpa, tanto che ora mi ha riaccolto a braccia aperte dopo le dovute spiegazioni». Torniamo al 2009: quella sconfitta sotto il traguardo fu bruciante. Cosa accadde? Perdemmo per pochi voti e c’erano schede “strane”, soprattutto in un seggio, tanto che volevamo chiedere il riconteggio e io feci una segnalazione ai carabinieri. Ma lasciammo perdere perché la Lega scledense si era spaccata. Il motivo? La sconfitta bruciante, ovviamente. Sono stato a fianco di Orsi per cinque anni, ho condiviso tutto con lui. Poi qualcosa si è rotto. C’è lo zampino suo sulla sospensione dagli incarichi che ricevetti l’anno dopo e che mi convinse a lasciare la Lega. Ora come mai ci ritorna? Quando a marzo Salvini ha vinto di fatto le elezioni ed è andato al governo, ho capito che era il momento di rientrare. Sta facendo grandi cose che si ripercuoteranno positivamente nel territorio. E allora si è rifatto avanti? Si, sono andato da Ilenia e le ho dato la mia disponibilità. Lei mi conosce e sa che esperienza ho, sia politica che elettorale. Il rientro nel partito è stato formalizzato dopo i dovuti passaggi. E ora sono pronto per la campagna. Prima mossa? Colorare di rosa la candidatura di Tisato. Stiamo dando una mano alla costituzione di una lista civica in appoggio che sarà a maggioranza femminile. Stiamo ricevendo entusiastiche adesioni. Sarà una sorpresa. Seconda? Far capire agli scledensi che avere un partito alle spalle conta, soprattutto se è il più forte a livello provinciale e regionale. E presto avremo in città un ministro a sostegno di Ilenia. Ma molti lo hanno capito. Un governo civico non dà garanzie in tal senso. Sarà una battaglia? Da parte nostra no. Siamo sereni e fiduciosi. Non faremo attacchi. Il lavoro paga. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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