<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Autobus sempre più vuoti Trasporto locale al bivio

Un bus del servizio di trasporto pubblico locale della Conam
Un bus del servizio di trasporto pubblico locale della Conam
Un bus del servizio di trasporto pubblico locale della Conam
Un bus del servizio di trasporto pubblico locale della Conam

Le utenze del servizio di trasporto pubblico locale sono stabili ma i numeri sono impietosi e, senza gli studenti che lo utilizzano in maggioranza, fallimentari. L’istanza presentata al sindaco , Valter Orsi, dal comitato “Schio città capoluogo”, ha permesso di verificare come funzionano i bus arancioni che girano per il territorio, talvolta vuoti nelle ore non legate al pendolarismo. I DATI. L’utenza media giornaliera 2018 è di 833 passeggeri, lievemente inferiore a quella del 2017. Considerando che negli ultimi 13 anni i picchi sono stati raggiunti nel 2010, in positivo con 979 utenti e nel 2015, in negativo, con 739, si nota una sostanziale stabilità . A preoccupare semmai sono le suddivisioni per tratte e fasce: la linea più utilizzata è la Schio-zona industriale-Marano che copre il 43 per cento delle presenze, seguita dalla Schio- Torrebelvicino con il 31 per cento e dalla Schio-Magrè- Ca’ Trenta con il 26 per cento. Le fasce orarie più battute sono quelle dalle 7 alle 8 del mattino e dalle 13 alle 14, quindi strettamente legate agli spostamenti scolastici. I COSTI. Il capitolo di spesa relativo al trasporto locale è di 650 mila euro annui. Per il 60 per cento il costo chilometrico è coperto da un contributo regionale per cui il costo netto a carico delle casse comunali è di 310 mila euro, in parte però a carico di Torrebelvicino, Marano e Santorso. Alla fine Schio si fa carico di circa 270 mila euro ogni anno, visto che i proventi dei titoli di viaggio vengono incamerati dalla ditta affidataria, ovvero la Conam. Stiamo parlando, sempre mediamente, di circa 65 mila euro all’anno, visto che la copertura è del 10 per cento del costo. L’INGHIPPO. Il contratto di servizio fra Comune e Conam è scaduto da anni e quindi l’azienda agisce in regime di proroga, in attesa che la Provincia emani la gara, a livello vicentino come richiesto dall’attuale normativa, per affidare ad un unico gestore i vari servizi di trasporto locale. Quindi il futuro delle tre linee è nella mani dell’ente provinciale. LE CONSIDERAZIONI. «Questi dati nudi e crudi attestano che il servizio di trasporto urbano, al netto degli utenti che frequentano le scuole della città, non è mai decollato veramente - afferma Alex Cioni, portavoce del comitato che ha sollevato la questione. - Chiunque avrà notato che i bus delle tre linee girano praticamente vuoti tutto il giorno –, tranne appunto nelle fasce in entrata e in uscita dalle scuole degli studenti, dimostrando quanto quello in essere sia un servizio che ha bisogno di un nuovo piano organico che ridisegni un trasporto locale più funzionale e coerente ad una città come Schio». Secondo il comitato non solo varà rivisto il piano della mobilità ma anche rivalutato l’uso dei mezzi: «Si potrebbe prendere in considerazione l’utilizzo dei mini bus, considerati più funzionali anche per attraversare il centro storico , attualmente non servito, per un più organico funzionamento». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

Suggerimenti