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Schio

Allarme chimico
«Finestre chiuse»
Emergenza risolta

di Elia Cucovaz
I vigili del fuoco hanno terminato l'intervento. FOTO CUCOVAZ
I vigili del fuoco hanno terminato l'intervento. FOTO CUCOVAZ
Deposito a fuoco allarme chimico - 3 - (Cucovaz)

SCHIO. ore 15.15 Emergenza risolta. La sostanza chimica è stata inertizzata con acqua e sabbia e caricata su container per essere avviati a smaltimento. L'Arpav eseguirà ulteriori rilievi per spiegare la causa del problema. L'assessore all'ambiente Anna Donà spiega che comunque «il livello di sostanze chimiche nell'aria non è mai salito al livello di pericolo. L'ordinanza sarà ritirata appena l'operazione sarà conclusa». 

 

ore 14.28 Il sindaco di Schio, Valter Orsi, presente sul luogo dell'incendio da stamattina, tiene a precisare quanto segue: «Le misure cautelari valgono nel raggio di 200/250 metri dal luogo dell'incendio. Così è stato confermato e viene costantemente monitorato dall'Arpav e dai nuclei speciali dei vigili del fuoco presenti sul posto. Si tratta di una situazione anomala, dovuta alla combustione di scarti di lavorazione di fonderia, acquistati in Bosnia, per essere ri-lavorati. Non è una situazione di allarme, ma di attenzione, che si risolverà non appena i materiali saranno resi inerti e sarà quindi possibile smaltirli. È possibile, molto dipende infatti da dove spira l'aria, avvertire odore di ammoniaca anche ad una distanza maggiore, ma la concentrazione è talmente sotto la soglia di attenzione da non comportare alcun rischio di tossicità. Per far fronte alla situazione il coordinamento tra Vigili del Fuoco, Arpav, Comune, Polizia Locale e Carabinieri, l'impegno e l'operatività di tutte le figure preposte alla gestione dell'emergenza sono al massimo». 

 

ore 13 Alla Broke di via Lungo Gogna prosegue il lavoro dei vigili del fuoco di Schio e Vicenza, intervenuti anche con il nucleo Nbcr, per risolvere la reazione esotermica su un cumulo di materiale per lavorazione del recupero dell'alluminio. La massa  di rifiuti di fonderia di circa 200 quintali proveniente dalla Bosnia Erzegovina ha iniziato la reazione producendo vapori di ammoniaca probabilmente a causa dell’umidità penetrata nel materiale che si trovava depositato in azienda coperto da teloni.

Sono state evacuate nel raggio di circa 100 metri le attività lavorative delle ditte attigue e invitate le persone nel raggio di 500 metri a tenere le finestre chiuse. Sul posto anche l’Arpav, il sindaco di Schio e i carabinieri.

 

ore 11.50 Il sindaco di Schio Valter Orsi ha emesso un'ordinanza urgente con la quale dispone ai residenti della zona Caile quanto segue: «Fino alle 24 del giorno 13 gennaio 2016 è fatto divieto di tenere aperte finestre e porte degli edifici e di sostare nelle aree esterne più del tempo strettamente necessario». La polizia locale sta avvisando gli abitanti. 

In Comune, in caso di peggioramento della situazione, non escludono l'evacuazione della zona. Nel frattempo vigili del fuoco e tecnici Arpav sono al lavoro per cercare di capire come arrestare la reazione chimica in corso. 

 

ore 10 I vigili del fuoco stanno intervenendo dalle 7 di questa mattina per un altro incendio in via Lungo Gogna nel piazzale della ditta Broke, a Poleo, dove un'altra reazione di autocombustione si è prodotta in un deposito di materiali ferrosi. Dal cumulo si leva un'alta colonna di fumo e un penetrante odore di ammoniaca. L'Arpav raccomanda ai residenti di non uscire di casa finché la situazione non sarà risolta. Un episodio simile era capitato sabato sera, ma era stato risolto. Ancora da stabilire le cause.

 

Articolo in aggiornamento

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