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Schio

Addio alla suora
campionessa
di atletica leggera

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Suor Elsa, atleta e poi religiosa in una rivista d’epoca
Suor Elsa, atleta e poi religiosa in una rivista d’epoca
Suor Elsa, atleta e poi religiosa in una rivista d’epoca
Suor Elsa, atleta e poi religiosa in una rivista d’epoca

SCHIO. La città piange la scomparsa di una campionessa di atletica diventata suora. Era veloce e resistente, Elsa Pasquali, molto veloce e resistente: aveva stabilito due prestazioni mondiali sull’ora e sui 30 chilometri. Lo aveva capito subito, Mario Lanzi, il mezzofondista medagliato a alle Olimpiadi di Berlino nel 1936. Quella ragazza aveva talento e la volle sotto le sue ali protettrici.

Elsa si allenava intensamente, anche dopo il duro lavoro in fabbrica, una grande passione che le aveva dato molte soddisfazioni, molte gare vinte, in pista e nelle campestri. Nata nel 1941 a Schio, Elsa aveva una sorella, Giannina, e un fratello, Pierino, eccentrico artista autore di pregevoli quadri e importanti restauri; negli anni ’60 era già una promessa dell’atletica leggera.

 

L’atletica, per Elsa Pasquali, era tutto, e anche quando arrivò la chiamata continuò ad essere atleta, anche se non più praticante: nel 1970 la piccola maratoneta diventò Suor Elsa, prese i voti e si dedicò alla vita monacale, ma volle esprimere la sua vocazione scrivendo sulla carta intestata del centro per l’atletica leggera di Schio queste testuali parole: «Qui Cristo mi chiamò..Sì, vengo mio Signore a correre dietro a Te..Tu sarai la mia pista, Tu sarai il mio allenatore, Tu sarai la mia gara, Tu sarai il mio traguardo…».

Domani mattina alle 9 all'oratorio salesiano una messa in suffragio. 

 

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