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Ucciso dal trattore acceso
«Forse il freno allentato»

Il trattore che ha investito e travolto Giorgio Vencato. ZORDAN
Il trattore che ha investito e travolto Giorgio Vencato. ZORDAN
Il trattore che ha investito e travolto Giorgio Vencato. ZORDAN
Il trattore che ha investito e travolto Giorgio Vencato. ZORDAN

«Probabilmente le vibrazioni del motore acceso hanno provocato un allentamento del freno a mano del trattore che poi gli è finito addosso». Questa la ricostruzione più probabile, secondo la moglie Elena Pellizzari, dell’incidente che giovedì è costato la vita a Giorgio Vencato. È stata lei a dare l’allarme dopo che, non vedendolo rincasare, era andata a cercarlo trovandolo sotto il mezzo. La disgrazia è accaduta in un terreno distante alcune centinaia di metri dalla casa di via Garibaldo, sulle colline che sovrastano la provinciale 35 di Peschiera dei Muzzi. L’incidente è stato scoperto dopo le 21. Sono intervenuti i vigili del fuoco e un’ambulanza del Suem. I pompieri per spostare il mezzo e liberare il corpo di Vencato, sono ricorsi all’aiuto di un altro trattore, messo a disposizione dai nipoti della vittima, la famiglia Zanetti. Inutili i soccorsi del personale medico che ha solo potuto constatare il decesso. Presente anche una pattuglia dei carabinieri di Montecchio Maggiore. Ieri invece il sopralluogo da parte del personale dello Spisal.

«Avrebbe compiuto 72 anni – ricorda la moglie - il prossimo 29 febbraio. Stavamo preparandogli una festa a sorpresa, e invece…». «Quasi un destino: era nato in un anno bisestile – gli fa eco la figlia Marta – ed è morto in un anno bisestile».

Vencato era in pensione dopo aver lavorato alla Zambon di Lonigo, e con la moglie si occupava dell’azienda agricola di famiglia: uva, mais e foraggio le coltivazioni, e l’inverno dedicato a fare legna. «Quel vecchio trattore – spiega la moglie – lo usava solo per piccoli spostamenti qui attorno, in particolare per trasportare la legna a casa. Giovedì sono stata tutto il pomeriggio con lui mentre tagliava un vecchio rovere. Quando era impegnato in queste operazioni Giorgio era sempre molto prudente, attento a evitare pericoli. Poi io ho dovuto assentarmi. Non trovandolo a casa sono andata a cercarlo».

Durante le manovre di recupero dei grossi rami di rovere tagliati è accaduto l’incidente. «I rami erano caduti – spiega la figlia – in una scarpatina, all’interno di un boschetto. Mio papà ha parcheggiato il trattore in retromarcia in prossimità ed è sceso per legare con una cinghia i rami per poi agganciarli al trattore e portarli in piano. Durante le operazioni di imbragatura il trattore si è mosso e gli è andato addosso: lui è rimasto schiacciato dalle barre centrali posteriori del mezzo». Giorgio Vencato, oltre alla moglie, lascia le figlie Marta e Rachele. La data del funerale non è ancora stata fissata: la famiglia è in attesa del nulla osta alla sepoltura dalla magistratura.

Giorgio Zordan

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