Cub pronta a dichiarare lo stato di agitazione del personale del comando di polizia locale “dei Castelli” (in forza un comandante, 14 agenti e un amministrativo) con iniziative di sciopero e di protesta pubbliche. «Si va verso le elezioni ma la polizia locale non deve essere usata a scopi elettorali. In presenza di una cronica carenza di personale - spiega Maria Teresa Turetta della Confederazione unitaria di base che annovera il maggior numero di iscritti tra gli agenti - abbiamo osservato una moltiplicazione di eventi, divieti e diktat in spregio alle regole che impongono il dovuto riposo per il recupero psicofisico dell'operatore di polizia locale. Il rispetto delle 11 ore di riposo consecutivo, ad esempio, è un principio basilare che viene spesso calpestato, così come i repentini cambi turno oppure la cancellazione delle ferie già programmate. Il personale di polizia locale è stato assunto come impiegato amministrativo e non può in alcun modo sostituire le forze dell’ordine, rispetto alle quali non ha tutele né economiche, né previdenziali, né assicurative. Non è un caso che ci sia una corsa al trasferimento ad altri Comuni. Diciamo basta, perché non ci sono operatori a sufficienza, a turni dopo mezzanotte. Basta con le pattuglie serali e notturne in presenza di amministratori o consiglieri comunali, che assieme all'agente vedono e controllano i documenti dei cittadini, divenendo potenziale pericolo per sé e per gli operatori di polizia locale. Abbiamo inviato segnalazioni al sindaco, allo Spisal e al prefetto: in mancanza di risposte dichiareremo lo stato di agitazione». Accuse che l’intera giunta castellana respinge al mittente e definisce strumentali. «Questa Amministrazione - fa sapere - ha ricevuto il consenso popolare anche perché si impegnava a rispondere ai cittadini che chiedevano più agenti della polizia locale in strada. La sicurezza è sempre stata una nostra priorità, altro che campagna elettorale. Ecco perché abbiamo voluto la tenenza dei carabinieri e perché riteniamo di dover affiancare a carabinieri e polizia di Stato, senza volerli sostituire, anche parte dei nostri agenti seppur con funzioni diverse. Abbiamo istituito il terzo turno e il rispetto delle 11 ore di riposo consecutivo è confermato». Il confronto, sottolinea la giunta, non è mai mancato. «Abbiamo cercato il colloquio prima con l’organizzazione sindacale, terminato non serenamente, e in seguito con i dipendenti ma senza esito. Mancanza di sicurezza, tutela della salute dei lavoratori, stress da lavoro correlato, richieste di trasferimento? Sono stati oggetto di attenzione dirigenziale e in tali ambiti sono stati trattati e considerati. Ricordiamo inoltre che in questi giorni stiamo operando per assegnare alla polizia locale una nuova sede, in piazza San Paolo ad Alte, con spazi e dotazioni più adatti ad una maggiore efficienza del servizio. Sia alla Prefettura, sia allo Spisal sono state fornite le dovute spiegazioni. Abbiamo esclusivamente operato per il bene dei cittadini». • © RIPRODUZIONE RISERVATA