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Stroncato da un malore
mentre aspetta l’autobus

Anche i carabinieri sul luogo della disgrazia, ad Alte. FOTO MASSIGNAN
Anche i carabinieri sul luogo della disgrazia, ad Alte. FOTO MASSIGNAN
Anche i carabinieri sul luogo della disgrazia, ad Alte. FOTO MASSIGNAN
Anche i carabinieri sul luogo della disgrazia, ad Alte. FOTO MASSIGNAN

Stava andando a prendere l’autobus che lo avrebbe portato a Vicenza. Mancavano pochi metri alla fermata di Alte Ceccato quando Giovanni Guarda, 63 anni di Montebello, si è accasciato a terra, vittima di un malore che non gli ha lasciato scampo. A nulla sono serviti gli sforzi prima di uno studente, poi dei carabinieri e anche quelli dei sanitari del 118 che hanno cercato a lungo di rianimarlo.

Il dramma è avvenuto ieri mattina verso le 7, a pochi passi dal centro commerciale “La Galleria”. Il pensionato era partito, sempre in pullman, da Montebello, dove risiedeva. Doveva andare a Vicenza per una visita oculistica prenotata da tempo e aveva con sé uno zainetto con i risultati di tutti gli esami precedenti eseguiti. Ad Alte era in programma il cambio della corriera della Società vicentina trasporti, quindi Guarda è sceso dal mezzo per dirigersi a piedi verso la seconda fermata, che si trova a poche centinaia di metri dalla prima. All’altezza dell’ingresso di un locale improvvisamente però il pensionato si è accasciato sul marciapiede, senza un lamento, rimanendo immobile a terra.

A quell’ora nello spiazzo sono sempre presenti numerose persone, in particolare studenti che dalle valli dell’Agno e del Chiampo prendono l’autobus per andare a Vicenza, ma anche molti ragazzi che arrivano dal capoluogo berico ed effettuano il cambio per raggiungere le scuole superiori di Montecchio, Arzignano, Valdagno e Recoaro. Ed è stato proprio uno studente dell’istituto castellano “Silvio Ceccato”, il diciottenne Alessandro Guberti, a prestare i primi soccorsi al pensionato, nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza. In zona in quel momento stava transitando anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di Montecchio e poi, in supporto, sono arrivati gli agenti della polizia locale “dei Castelli”.

I due militari dell’Arma sono intervenuti effettuando anche loro il massaggio cardiaco e rimanendo sempre in stretto contatto telefonico con la centrale del 118. Pure il personale sanitario, una volta arrivato ad Alte, ha fatto tutto il possibile per rianimare il pensionato, ma gli sforzi dei sanitari sono purtroppo stati vani e non hanno potuto far altro che stabilirne il decesso a causa di un arresto cardiocircolatorio.

La sorella e i nipoti di Guarda, che non era sposato, sono subito arrivati nello spiazzo, sconvolti dalla tragedia. «Non aveva mai dato segno di disturbi cardiaci - hanno spiegato - né c’erano mai state avvisaglie di qualche problema fisico che potesse riguardare in qualche modo il cuore. Lo avevamo sentito al telefono lunedì sera e, appunto, avevamo parlato della visita specialistica che avrebbe effettuato a Vicenza. Era sereno, stava preparando tutta la documentazione e sistemando i risultati delle analisi che avrebbe fatto vedere al medico». Ancora sconvolti da quella disgrazia, hanno proseguito: «Giovanni era una persona meravigliosa, molto generosa e soprattutto altruista, aveva lavorato nella casa di riposo. Amava le semplicità della vita, la natura e gli animali».

Antonella Fadda

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