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Scopre pitone di 8 metri
«Ora vaga sulla Selva»

Paolo Visonà indica la zona dove ha visto il pitone prima che si allontanasse. FOTO MASSIGNAN
Paolo Visonà indica la zona dove ha visto il pitone prima che si allontanasse. FOTO MASSIGNAN
Paolo Visonà indica la zona dove ha visto il pitone prima che si allontanasse. FOTO MASSIGNAN
Paolo Visonà indica la zona dove ha visto il pitone prima che si allontanasse. FOTO MASSIGNAN

Un pitone nella Selva di Montecchio. Lungo diversi metri e grosso come il fondo di una bottiglia, di color verde chiaro con delle striature nere. A lanciare l’allarme è stato Paolo Visonà, che abita in via Selva Bassa, e che ha avuto un incontro ravvicinato col rettile qualche giorno fa, a pochi passi da casa sua.

«La mia casa è vicina al capitello della Madonna – racconta - e dato che nel pomeriggio era prevista la celebrazione della messa, ho deciso di tagliare l’erba nell’appezzamento che si trova accanto alla mia abitazione. Erba alta alcune decine di centimetri. Volevo che tutto fosse in ordine». Così, dopo essersi messo alla guida di un piccolo trattore, ha iniziato a sfalciare il verde. «Ad un certo punto – prosegue – ho visto che l’erba si muoveva, come se venisse schiacciata per almeno 8-10 metri. Ho pensato che qualcuno dei miei familiari avesse dimenticato il tubo dell’acqua del giardino. Quindi sono sceso a controllare».

E invece Visonà si è ritrovato davanti un serpente. Grosso e decisamente lungo. Sicuramente non un rettile che si possa incontrare tutti i giorni e non certo in zona. «L’ho visto chiaramente – afferma – per almeno metà del suo corpo. Il colore era verde chiaro con delle striature scure, come se fossero delle parentesi tonde. E si dirigeva verso il fondo del campo. Aveva un aspetto impressionante. Io ho un’azienda agricola e sono abituato a scorgere bisce o vipere. Ma un serpente di queste dimensioni e colore non l’avevo mai visto». Nonostante l’inevitabile, e normale, spavento l’uomo non si è però perso d’animo. Dato che non poteva catturare l’animale a mani nude ha deciso di rimettersi alla guida del mezzo per cercare di schiacciarlo sotto le ruote. Ma il rettile si è diretto verso un vicino corso d’acqua, scomparendo fra i cespugli. A Visonà non è rimasto altro che avvisare la polizia provinciale, i carabinieri forestali, i vigili del fuoco e anche l’assessore Carlo Colalto per spiegare il suo singolare avvistamento.

Gli agenti della polizia provinciale hanno fatto un sopralluogo ma senza trovare traccia del serpente. Come spiegano dal Comando la testimonianza offerta da Visonà è comunque ritenuta attendibile e che quindi si possa davvero trattare di un pitone. «Saranno fatti ulteriori sopralluoghi – affermano – per cercare il rettile. Probabilmente era di proprietà di qualcuno che ha pensato di disfarsene. È difficile però che un serpente di tale specie, e non abituato a questo habitat, possa sopravvivere a lungo nei nostri territori».

Intanto in casa Visonà l’attenzione rimane alta. «Non ho certo paura che il serpente possa tornare, qui siamo abituati a vedere gli animali. Basti pensare che solo qualche mese fa delle volpi hanno ucciso 36 fra galline, anatre e capponi del nostro pollaio e spesso nel nostro giardino arrivano dei caprioli – dice Visonà -. La mia preoccupazione, attualmente, è che ogni sera nel vicino capitello viene recitato il rosario e nel fine settimana nei sentieri vicini ci sono molte persone che vengono a fare una passeggiata».

Non è la prima volta che in zona vengano avvistati serpenti esotici. Qualche mese fa, nel laghetto di Altavilla, una signora che portava a spasso il proprio cane aveva segnalato la presenza di un serpente a sonagli in mezzo ai cespugli Nonostante il sopralluogo delle guardie zoofile dell'Enpa l’animale comunque non era stato rintracciato.

Antonella Fadda

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