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Rissa dopo la festa: «Fuori i violenti»

Servizio di controllo potenziato durante i tre giorni di Notte bianca a Montecchio. FOTO MASSIGNANIn migliaia hanno ballato tra le piazze Carli e Fraccon
Servizio di controllo potenziato durante i tre giorni di Notte bianca a Montecchio. FOTO MASSIGNANIn migliaia hanno ballato tra le piazze Carli e Fraccon
Servizio di controllo potenziato durante i tre giorni di Notte bianca a Montecchio. FOTO MASSIGNANIn migliaia hanno ballato tra le piazze Carli e Fraccon
Servizio di controllo potenziato durante i tre giorni di Notte bianca a Montecchio. FOTO MASSIGNANIn migliaia hanno ballato tra le piazze Carli e Fraccon

«Via i violenti da Montecchio». È ferma la presa di posizione del sindaco castellano, Milena Cecchetto, all’indomani della rissa esplosa a margine della Notte Bianca e che ha visto coinvolti un gruppo di giovani scledensi, fra cui il consigliere di maggioranza del consiglio comunale di Schio Alessandro Maculan, e una decina di romeni residenti a Lonigo. Rissa che è finita con il capogruppo della lista “Noi Cittadini a sostegno del sindaco Valter Orsi” in ospedale per aver ricevuto un pugno in faccia e una settimana di prognosi. Stessa sorte per un amico che era con lui.

«Non vogliamo a Montecchio persone che assumono atteggiamenti violenti e che creano disturbo e preoccupazione tra la gente, da qualunque posto esse provengano e di qualunque nazionalità esse siano - afferma Cecchetto -. Queste persone, che si sono scontrate alle 4.30, a festa ampiamente conclusa, sono sgradite nella nostra città. La Notte Bianca è andata benissimo e un singolo episodio non può gettare ombre sul successo della manifestazione, sulla serietà degli organizzatori, sulla bontà del servizio d’ordine e sull’operato della nostra polizia locale “Dei Castelli” e delle forze dell’ordine, intervenute prontamente ed efficacemente». Il primo cittadino, inoltre, esprime «piena solidarietà al consigliere comunale di Schio ferito e condanno i cittadini di Lonigo che lo hanno aggredito».

È stato lo stesso Maculan a rendere nota la propria versione dei fatti postando sui social, solo due ore dopo che il fatto era avvenuto, una sua foto che lo ritrae sanguinante e raccontando di essere arrivato in piazza Carli con altri amici. Durante la serata uno di loro era stato poi avvicinato da un paio di uomini i quali lo avevano aggredito verbalmente per motivi non chiari. Il consigliere ha poi spiegato di essere intervenuto a mo’ di paciere e che la situazione si era rasserenata.

Il gruppo di Schio si sarebbe trattenuto per un ultimo panino prima di tornare a casa, erano ormai passate abbondantemente le quattro del mattino, ma subito dopo le stesse persone sarebbero tornate alla carica aggredendoli fisicamente.

«Poi c'è stata una terza carica - ha raccontato sempre Maculan -. Alla fine si sono dileguati e io stesso ho dovuto chiamare i carabinieri perché nessuno dei presenti, neanche quelli degli stand, lo aveva fatto».

La sua versione sullo svolgimento dei fatti però non collima in alcuni punti con il resoconto di alcuni testimoni che erano presenti al fatto e che raccontano di diverbi che si erano verificati durante la serata fra i due gruppi. E per quanto riguarda l’intervento della sicurezza, gli organizzatori della manifestazione hanno spiegato di essere intervenuti immediatamente, prima sedando la rissa e subito dopo allertando la polizia locale e i carabinieri, come era previsto dal piano della sicurezza appositamente approntato per la manifestazione. E sono state poi le forze dell’ordine, intervenute nel giro di poco tempo, a rintracciare e fermare il gruppo di romeni, fra cui era presente anche un cittadino albanese.

Quattro i giovani stranieri identificati dai carabinieri, mentre è attesa nelle prossime ore la querela di parte che verrà presentata dai due scledensi feriti.

Antonella Fadda

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