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Risolve problemi a raffica Simone è il genio d’Italia

Simone Gervasio, 13 anni, con i genitori Pietro e Silvana . FADDASimone Gervasio alle premiazioni dopo la gara finale. FADDA
Simone Gervasio, 13 anni, con i genitori Pietro e Silvana . FADDASimone Gervasio alle premiazioni dopo la gara finale. FADDA
Simone Gervasio, 13 anni, con i genitori Pietro e Silvana . FADDASimone Gervasio alle premiazioni dopo la gara finale. FADDA
Simone Gervasio, 13 anni, con i genitori Pietro e Silvana . FADDASimone Gervasio alle premiazioni dopo la gara finale. FADDA

Il campione italiano di problem solving è di Montecchio. Il piccolo Einstein castellano è Simone Gervasio, di soli 13 anni, che frequenta la classe 3D della scuola media “Anna Frank” e che ha sbaragliato gli altri concorrenti provenienti da tutta Italia nelle finali nazionali che si sono disputate qualche giorno fa a Cesena. Il tredicenne, in contemporanea, ha anche partecipato con i suoi compagni di classe Niccolò Rossi, Giovanna Creazzo e Stefano Dal Molin alla finale a squadre, dove si sono classificati al 14° posto. «Quando si è in squadra ci si può confrontare e risolvere i problemi insieme - spiega Simone – da soli se hai un dubbio non puoi parlare con il tuo compagno». Dieci i quesiti da risolvere in squadra, otto quelli da sciogliere nella gara individuale e che spaziano dalla matematica, all’informatica dal pensiero algoritmico all’italiano, alla logica e all’inglese. Tutti problemi che devono essere risolti a tempo. Insomma una cosa non da poco anche perché per poter arrivare alla fase finale occorre superare le eliminatorie a livello provinciale e poi regionale. Le Olimpiadi del “Problem Solving”, che in questa edizione hanno visto partecipare oltre 22 mila studenti, sono organizzate da oltre 10 anni dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca. La gara si divide in diverse categorie: primarie a squadre, secondarie di primo grado a squadre e individuali, primo biennio delle secondarie di secondo grado a squadre e individuali. I quattro studenti dell’Anna Frank si sono preparati con le insegnanti Elisa Apolloni e Alessandra Mantiero. «Il merito è tutto dei ragazzi - spiega la prof. Apolloni - noi abbiamo solo organizzato le gare e dato lo stimolo iniziale. È stato un gran risultato». La finale di Simone è stata al cardiopalma e i risultati non sono stati immediati. «Quando sono uscito dalla sala dove si effettuavano le prove e mi hanno consegnato le soluzioni per poterle confrontare - afferma - non ricordavo come avevo risolto due problemi ed ero quasi sicuro di aver sbagliato». Quando poi gli esaminatori hanno rivelato la classifica, il tredicenne aveva totalizzato lo stesso punteggio di uno studente toscano e di un altro calabrese. A quel punto, per determinare il vincitore, è stato fondamentale il tempo impiegato per risolvere i problemi ed è risultato che Simone aveva terminato 25 minuti prima della scadenza prevista e 15 minuti prima del secondo classificato. «Non appena hanno pronunciato il mio nome sono sbiancato - prosegue - non me lo aspettavo proprio». Emozionatissimi anche i suoi genitori Pietro e Silvana che raccontano le fasi convulse. «Pensavamo che fosse fra i primi - dice il papà - ma quando hanno detto il suo nome ho lanciato un urlo di gioia. Siamo molto orgogliosi». Ora per Simone si avvicinano gli esami di terza media. «Ho la media del 9 ma non in educazione fisica - afferma sorridendo -. Dopo frequenterò il liceo “Da Vinci” di Arzignano, indirizzo scienze applicate». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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