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Rifiuti sotto l’ex fabbrica
Sospeso l’abbattimento

La parte di terreno dove sono stati rinvenuti i rifiuti. FADDA
La parte di terreno dove sono stati rinvenuti i rifiuti. FADDA
La parte di terreno dove sono stati rinvenuti i rifiuti. FADDA
La parte di terreno dove sono stati rinvenuti i rifiuti. FADDA

Stop momentaneo ai lavori di demolizione dell’ex fabbrica Sommer di Alte Ceccato per il ritrovamento di rifiuti nel terreno. Due giorni fa, durante i lavori di pulizia dell’area del vecchio sito produttivo che si trova nel cuore della frazione castellana, sono stati rinvenuti dei materiali di imballaggio e dei nylon.

RINVENIMENTO. «Mentre gli operai stavano procedendo nella demolizione del piazzale retrostante al fabbricato - spiegano Andrea Padovan, procuratore della Sommer, Giuseppe Franco D’Arteni, geologo che si occupa della parte ambientale del sito, e Paolo Rovizzi dello studio Modulo Progetti - sono stati rinvenuti dei rifiuti sepolti in una piccola pozione dello slargo. I lavori sono stati interrotti e, come prevede la legge, abbiamo immediatamente avvisato gli organi competenti fra cui Comune e Arpav».

LA PROCEDURA. Un campione di terra è stato inviato ad un laboratorio per l’analisi e per individuare con certezza di cosa si tratta. «Siamo in attesa di una risposta che ci indichi la natura di questi rifiuti - prosegue D’Arteni - e per il momento i lavori di demolizione sono stati interrotti. Il ritrovamento è piccolo e localizzato, parliamo di una superficie di tre metri per tre, e si tratta di alcune vecchie reggie da imballaggio e dei frammenti di teli di nylon. Niente quindi che possa arrecare pericolo alla salute pubblica». Ora quindi rimane tutto in stand by, e lo rimarrà anche nei prossimi giorni, finché le analisi non chiariranno di che materiali si tratta e finché anche l’agenzia regionale non darà il via libera a procedere. «Ovviamente faremo tutto ciò che è necessario - affermano Padovan, Rovizzi e D’Arteni - nel caso in cui si trattasse di rifiuti, che a quanto pare risalirebbero almeno a quaranta anni fa, verranno differenziati e poi portati via». Mentre, nel caso in cui, venissero individuate ulteriori sostanze «allora, come è ovvio - osservano - verrà predisposto un piano apposito per la bonifica del terreno. Niente verrà lasciato al caso».

L’INTERVENTO. A fine luglio erano iniziate le opere di pulizia dell’area che si estende su 10 mila metri quadri di superficie. In queste settimane sono stati smontati e differenziati i diversi materiali come le guaine, lana di roccia, i serramenti di alluminio ed è stata effettuata anche una pulizia del verde. «Eravamo avviati alla seconda fase - aggiunge Padovan - cioè quella della demolizione vera e propria dei fabbricati, che speravamo di completare entro settembre. Ma questa operazione, per il momento, è stata interrotta».

Antonella Fadda

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