Priare, castelli, museo: il turismo vola

Non solo i castelli medievali, ma anche l’architettura contemporanea. Anche Montecchio può annoverare fra le sue bellezze architettoniche un’opera di Renzo Piano. Non solo Parigi, Londra, Amsterdam e New York possono vantare di avere un progetto ideato dal celebre architetto ma anche la città castellana. Era il 1985 quando Piano venne chiamato a Montecchio dai proprietari dell’allora azienda Lowara, ora Xylem, per riprogettare l’area degli uffici, devastata dalla grande nevicata. E lui ideò un originale open space con un tetto “parabolico” realizzato in acciaio. Un’opera che non passa inosservata in via Cordellina e spesso i turisti che arrivano per visitare i luoghi storici e culturali all’ombra dei castelli rimangono colpiti dalla costruzione così avveniristica e particolare. Per questo motivo la Pro loco Alte-Montecchio ha deciso di organizzare nei prossimi giorni un incontro con i propri volontari “ciceroni” e un architetto vicentino che collabora con Piano. L’obiettivo è di spiegare come nacque e come si sviluppò il progetto 34 anni fa e che ancora oggi richiama l’attenzione di chi arriva a Montecchio per la prima volta e transita per uno degli ingressi della città. E, rimanendo in tema turismo, il numero delle persone che ogni anno decide di visitare i vari siti castellani è in continuo aumento, stando ai dati della Proloco. Nel giro di soli 4 anni le presenze hanno registrato un’impennata da record: se infatti nel 2014 i turisti sono stati 700 alle Priare, l’unico sito allora di competenza dell’associazione, lo scorso anno sono stati 12 mila i visitatori che, insieme ai ciceroni Pro loco, si sono recati al museo Zannato, ai castelli di Romeo e Giulietta, Priare, villa Cordellina e Fondazione Bisazza. In pratica 1.450 al mese per gli otto mesi della durata della stagione turistica, da marzo ad ottobre. In particolare sono stati 5.600 i biglietti staccati per i siti comunali ma il numero è sicuramente più alto, considerando gli ingressi gratuiti. Se fino al 2017 il volano che attirava i turisti era il complesso di grotte artificiali posizionato sotto le due rocche, lo scorso anno è stato il museo cittadino che ha registrato 1.265 visitatori contro i 318 nel 2017. «È un aumento del 300 per cento - afferma il presidente Pro loco, Giuseppe Ceccato -. Crediamo che questo notevole incremento sia legato alle iniziative riguardanti gli ingressi gratuiti e alle visite guidate, anche queste gratis, organizzate ogni prima domenica del mese». Raddoppiati addirittura i turisti al castello di Romeo che è passato da 864 visitatori a 1.410. «Abbiamo accompagnato molti gruppi, associazioni culturali e sportive, anziani e delle parrocchie, famiglie, ragazzi delle scuole e dei centri estivi. Abbiamo un gruppo di 40 giovani preparati e entusiasti ma il maggior ringraziamento va al vicepresidente, Ornella Vezzaro, responsabile del settore turistico». Molto soddisfatta anche il sindaco Milena Cecchetto. «Questi numeri eccezionali sono la dimostrazione del grande impegno profuso dalla Pro loco in tandem con il Comune sul fronte turismo -osserva -. Ho sempre sostenuto che Montecchio ha un’elevata potenzialità in termini di attrattività e le varie iniziative organizzate in questi anni hanno esaltato ancor di più questa vocazione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA