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Ospedale, lavori affidati
«Si riparte a gennaio»

Una prospettiva aerea dell’ospedale in costruzione a Montecchio
Una prospettiva aerea dell’ospedale in costruzione a Montecchio
Una prospettiva aerea dell’ospedale in costruzione a Montecchio
Una prospettiva aerea dell’ospedale in costruzione a Montecchio

Il cantiere del nuovo ospedale Arzignano-Montecchio ripartirà entro gennaio. È questo l’obiettivo dell’Ulss 8 Berica e del suo direttore generale Giovanni Pavesi, che in questi giorni ha firmato il documento che affida i lavori a C.M.B., società cooperativa muratori e braccianti che ha sede a Carpi, nel Modenese, seconda classificata nella gara d’appalto di due anni fa.

CONTRATTO. Il contratto vero e proprio fra l’Azienda sanitaria e la ditta di costruzioni, che ha appena concluso un importante ampliamento dell’ospedale Borgo Trento di Verona e si è occupata dell’edificazione del nosocomio di Santorso, verrà stipulato entro fine anno, ma già un primo e importante passaggio si è concretizzato. Da qui si procederà a ritmo serrato per riavviare i lavori già entro gennaio e quindi di recuperare progressivamente il tempo perso negli ultimi mesi di attività della precedente ditta appaltatrice, la Guerrato spa, quando il cantiere procedeva ormai molto a rilento.

DIREZIONE ULSS. Il dg Pavesi preferisce non rilasciare alcun commento, ma dalla direzione generale traspare grande soddisfazione per aver rispettato dei tempi che, di fronte ai problemi della ditta Guerrato spa, non sembravano in un primo momento neanche ipotizzabili. Proprio il fattore tempo è stato uno degli elementi cruciali per l’Azienda sanitaria, che dopo la risoluzione del contratto con Guerrato ha privilegiato l’affidamento alla seconda classificata per evitare di dover ricominciare l’iter con l’avvio di un nuovo bando. Il tutto, evidenziano, effettuato nella più rigorosa osservanza della complessa normativa che regola l’affidamento di incarichi di questa portata. Il nuovo affidamento, inoltre, non prevede alcun aggravio di costi per l’Ulss, né modifiche al progetto.

IL CAMBIO. Lo scioglimento unilaterale del contratto da parte dell’Ulss 8 con la società di Rovigo, che aveva vinto l’appalto per la costruzione dell’ospedale, risale a pochi mesi fa. A settembre, infatti, era stato firmato il documento metteva fine all’accordo fra ente pubblico e ditta. Lo scioglimento arrivava dopo una serie di verifiche e contestazioni che l’Ulss aveva mosso alla società appaltatrice. Verifiche da cui erano emerse gravi inadempienze sia tecniche che organizzative, le quali avevano portato a dei ritardi nel cantiere e sollevato notevoli perplessità circa il proseguo puntuale dei lavori.

LAVORI. Da progetto il nuovo nosocomio sarà realizzato in due parti: la prima, e più corposa, comprende la realizzazione di pronto soccorso, area degenze chirurgiche e mediche e sale operatorie. L’investimento per il primo stralcio sarà di quasi 35 milioni di euro, di cui 24,5 tramite finanziamento del ministero della Salute, ai quali si affiancano ulteriori quasi 8 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione e 2,5 milioni a carico dell’Ulss. Il costo complessivo dell’opera, compreso il secondo stralcio, sarà di 50 milioni di euro. La struttura si svilupperà su 8 livelli con 277 posti letto.

Antonella Fadda

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