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Ospedale, appalto tolto «Danni per 5,5 milioni»

Il cantiere per l’ospedale unico di Montecchio Maggiore. MASSIGNAN
Il cantiere per l’ospedale unico di Montecchio Maggiore. MASSIGNAN
Il cantiere per l’ospedale unico di Montecchio Maggiore. MASSIGNAN
Il cantiere per l’ospedale unico di Montecchio Maggiore. MASSIGNAN

Antonella Fadda Ospedale unico, l’Ulss 8 Berica chiede alla Guerrato spa la restituzione di 5 milioni di euro e l’azienda di Rovigo, in concordato preventivo, si difende chiedendo un risarcimento di pari importo. Botta e risposta in tribunale fra l’ente sanitario e l’impresa, rappresentata dai commissari giudiziali, che ha vinto nel 2015 l’appalto per la costruzione del nosocomio, ma con la quale è stato poi sciolto il contratto. Una situazione complessa che ha origine diversi mesi fa quando l’Ulss, seguendo gli accordi del contratto del 2016, aveva corrisposto i 5 milioni di euro alla ditta di costruzioni per i lavori nell’area di via Cà Rotte a Montecchio. A settembre, però, l’ente pubblico decise di concludere unilateralmente l’accordo con l’azienda rodigina dopo un iter di verifiche promosso dall’Ulss che aveva fatto emergere “gravi inadempienze sia tecniche che organizzative”, come indicato nel dossier finale. Le inadempienze avevano portato a dei ritardi nel cantiere e sollevato dubbi sul proseguo puntuale dei lavori, il cui primo stralcio era previsto che venisse concluso il prossimo anno. Una volta sciolto l’accordo l’Ulss aveva quindi chiesto a Guerrato spa di restituire l’importo erogato anticipatamente e al quale non erano seguiti i lavori. L’impresa, dal canto suo, ha risposto opponendosi allo scioglimento del contratto e si è rivolta al tribunale di Venezia chiedendo anche di trattenere le polizze fideiussorie, prestate a garanzia dei lavori, fino al giudizio. Due mesi fa la Guerrato si è di nuovo rivolta al giudice della sezione imprese, chiedendo, fra le altre cose, di accertare e dichiarare che il contratto d’appalto stipulato nel 2016 è stato sciolto per colpa dell’Ulss e presentando in contemporanea una richiesta di risarcimento pari a 5 milioni e 577 mila euro. «L’importo è equiparato al valore del contratto - fanno sapere dalla Guerrato spa -. La nostra richiesta di risarcimento danni è conseguente alla risoluzione del contratto con l’Ulss 8. Lo scioglimento del contratto è stato chiesto dalla nostra azienda lo scorso luglio, dal momento che le cause del ritardo nel cantiere erano da attribuire a carenze progettuali. Carenze che, nonostante le nostre segnalazioni, non hanno mai trovato soluzione». Dall’azienda inoltre precisano: «Guerrato spa è un’impresa che ha tradizionalmente portato a termine i lavori a lei affidati, ed anche in questo caso ha cercato, tramite l’invio di una diffida all’Ulss il 19 luglio, di far luce sulle vicende di cantiere e completare i lavori ma non è stato possibile dall’ente socio sanitario. Ecco perché, alla fine, ci siamo rivolti al tribunale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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