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Ospedale, altri 23 milioni
Ma il cantiere va a rilento

Continuano le demolizioni nel cantiere del nuovo ospedale a Montecchio Maggiore. FOTO A. MASSIGNAN
Continuano le demolizioni nel cantiere del nuovo ospedale a Montecchio Maggiore. FOTO A. MASSIGNAN
Continuano le demolizioni nel cantiere del nuovo ospedale a Montecchio Maggiore. FOTO A. MASSIGNAN
Continuano le demolizioni nel cantiere del nuovo ospedale a Montecchio Maggiore. FOTO A. MASSIGNAN

Il nuovo ospedale unico di Montecchio-Arzignano è completamente finanziato. A dare la notizia è l’ingegnere dell’Ulss 8 Filippo Paccanaro, ospite in commissione Ambiente e Territorio a Montecchio, che ha confermato che l’intera copertura che non riguarda solo il primo stralcio, già appaltato alla ditta Guerrato di Rovigo, ma l’intero progetto la cui spesa ammonta complessivamente a 50 milioni di euro.

SECONDO STRALCIO. C’è la conferma della sottoscrizione dell’accordo di programma Stato-Regione per il secondo finanziamento pari a 22.923.401 euro. L’Ulss 8 Berica ora ha a disposizione 18 mesi per presentare il progetto che riguarda la realizzazione del secondo emiciclo, quello rivolto a sud. La necessità di spezzare in due il progetto complessivo è derivata dal fatto di non interrompere le attività di ortopedia, oncologia e oculistica, reparti che saranno trasferiti una volta ultimato il primo stralcio che comprende emiciclo nord e corpo centrale.

Trasferiti i reparti si potrà procedere all’abbattimento dell’ala est e quindi procedere con la realizzazione dell’emiciclo sud.

PRIMO STRALCIO. Il primo finanziamento per il nuovo ospedale ammonta a 34.835.485 euro: 24.576.598 a carico dei fondi statali di cui all’art. 20 L. 67/88, 4.000.000 sono stati assegnati con decreto dalla giunta regionale, 3.758.886 sono a carico del Fondo regionale per gli investimenti, 2.500.000 sono autofinanziati dall’Ulss.

Come è noto se lo è aggiudicato la ditta Guerrato con un ribasso del 26,8 %, sulla base d’asta di 27.244.234 euro; con un risparmio dunque di circa 7 milioni e 300 mila euro.

La prima pietra è stata posata il 28 gennaio, e il verbale di consegna è stato redatto il 9 maggio 2016: l’impresa da quest’ultima data ha 1.050 giorni a disposizione per completare i lavori.

PREOCCUPAZIONI. Riguardano le notizie raccolte dai consiglieri montecchiani in merito alle traversie giudiziarie del patron dell’azienda e allo stato di salute della ditta di costruzioni. E ai ritardi del cantiere in seguito alla scoperta dei reperti archeologici. Filippo Paccanaro ha risposto che gli uffici dell’Ulss 8 «stanno monitorando l’andamento del cantiere». Incalzato da Sonia Perenzoni (M5S), firmataria già lo scorso anno di una interrogazione presentata in consiglio comunale sulla posizione della ditta Guerrato, che chiedeva cosa accadrebbe nel caso di una rinuncia all’incarico o di un fallimento della ditta, la risposta dell’ing. Paccanaro è stata che l’ipotesi più probabile è che l’appalto possa essere affidato all’impresa classificatasi alle spalle della vincitrice all’apertura delle buste, senza dover ripetere la gara.

RASSICURAZIONI. Il vice sindaco Gianluca Peripoli ha tranquillizzato sul fatto che l’ospedale verrà realizzato, senza se e senza ma. «Non si torna indietro. I finanziamenti sono stanziati. Resta da capire se questa azienda ha la capacità di portare a termine i lavori. Se così non fosse i tempi potrebbero allungarsi di qualche mese, ma sulla sua costruzione non si discute. Il sindaco è in costante contatto con il dg Giovanni Pavesi e il direttore regionale della sanità dott. Domenico Mantoan».

Giorgio Zordan

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