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Molesta la cliente al bar
e la aggredisce in bagno

La preparazione di alcuni spritz in un locale. ARCHIVIO
La preparazione di alcuni spritz in un locale. ARCHIVIO
La preparazione di alcuni spritz in un locale. ARCHIVIO
La preparazione di alcuni spritz in un locale. ARCHIVIO

Avrebbe molestato la cliente di un bar, saltandole addosso non appena l’aveva vista entrare in bagno. Lei si era salvata urlando, e attirando così l’attenzione di un amico seduto al tavolino e della barista. L’altra mattina, il giudice Arban, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Fietta, ha rinviato a giudizio il cittadino romeno Vasile Iosif Tanase, 30 anni, già residente a Montecchio Maggiore in via De Gasperi. Il giovane, difeso dall’avv. Stefano Grolla, è sparito dalla circolazione da qualche tempo; dovrà presentarsi in aula a partire dalla metà di febbraio, per rispondere - davanti al collegio - di un’ipotesi di violenza sessuale. La presunta vittima, invece, una bella vicentina di 33 anni, potrà costituirsi parte civile per chiedere un risarcimento dei danni. I fatti contestati dalla procura sarebbero avvenuti in paese il 17 novembre di due anni fa, ma avrebbero dei precedenti, che non erano stati denunciati. All’epoca, infatti, aggressore e vittima erano vicini di casa e si incontravano di frequente per strada oppure proprio in quel locale, il bar “Energy” (che è assolutamente estraneo alla vicenda); la presunta vittima, appariscente e solare, aveva attirato l’attenzione di Tanase che, pur non conoscendola, aveva deciso di approcciarla in maniera poco oxfordiana. Una prima volta l’aveva molestata verbalmente; una seconda l’aveva pedinata lungo la strada. Quel giorno i due si erano incontrati di nuovo al bar. La vicentina era tranquilla, perchè era in compagnia di un amico. Quando però si era alzata dal tavolino per andare in bagno, il romeno l’avrebbe seguita mettendo in scena uno squallido show. Prima si sarebbe spogliato, toccandosi e offrendosi alla castellana; e, quando lei aveva cercato di uscire, l’avrebbe afferrata per i polsi, tenendola bloccata contro la parete, e le avrebbe messo le mani dappertutto in maniera morbosa. La vicentina si era messa a gridare, attirando l’attenzione dell’amico e dei titolari, tanto che Tanase aveva desistito allontanandosi rapidamente. In aula, l’imputato potrà difendersi dalle accuse e far valere le sue ragioni per dimostrare la sua innocenza.

IN CASA. Ieri, invece, il giudice Gerace ha rinviato a giudizio a fine gennaio il cittadino bangladese Krishna Pada Nath, 39 anni, residente sempre a Montecchio in viale Europa, per rispondere di violenza sessuale ai danni di minorenne. I fatti contestati dal pubblico ministero Golin sarebbero avvenuti in paese il 3 febbraio dello scorso anno. Quel giorno l’imputato (difeso dall’avv. Andrea Massalin) era nell’abitazione di una famiglia di connazionali; approfittando dell’assenza dei padroni di casa, che gli avevano affidato momentaneamente la figlia, l’avrebbe costretta a subire atti sessuali, in particolare allungando le mani sul seno e cercando di toccarla anche nelle parti intime. La ragazzina era riuscita a ribellarsi e ad allontanarlo, e al ritorno dei genitori aveva raccontato loro che cos’era successo; ed era scattata la denuncia. Mentre Pada contesta le accuse ed è pronto a difendersi, la famiglia della giovane si è costituita parte civile con l’avv. Edoardo Marchesin per chiedere un risarcimento dei danni subiti per gli abusi in casa.

Diego Neri

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