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L’eredità di Schiavo rivive nel museo

Il museo dedicato al professor Remo Schiavo è adesso realtà. A tre anni dalla sua scomparsa la sala dei Rustici, a villa Cordellina Lombardi a Montecchio, propone al pubblico parte delle opere d’arte appartenute al letterato, filosofo e storico montecchiano che per decenni ha animato la vita culturale di tutto il Veneto. La cerimonia di inaugurazione, presentata dal dirigente Roberto Borghero che ha seguito anche l'iter dei lavori, è stata aperta dal consigliere delegato della Provincia, Santo Montagna: «Per noi è stato un onore concedere questo spazio che ricorda Remo Schiavo». «Fin da subito dopo la scomparsa del prof. Schiavo - ha detto il sindaco Milena Cecchetto - avevamo espresso la volontà di dedicare uno spazio alle tantissime opere d’arte che ha lasciato al museo civico, che però non ha gli spazi poter ospitare le opere. Così è stato avviato un dialogo con la Provincia, proprietaria di villa Cordellina Lombardi, per ottenere in comodato d’uso la sala riunioni dei Rustici. Non è stata una scelta casuale, ma dettata dal fatto che il professor Schiavo fu per anni conservatore artistico della villa. Una parte della struttura è ora dedicata alla sua memoria ed è aperta al pubblico come fonte di divulgazione e testimonianza storica del suo grandissimo amore per la cultura e anche per Montecchio». La collezione raccoglie parte di quanto lasciato alla collettività, tra i 120 quadri, 25 tra statue e busti, numerose formelle in bronzo realizzate dall’amico artista Nereo Quagliato e qualcosa come 4.500 libri. «L’allestimento - ha sottolineato l'amico e critico d’arte Giuliano Menato, che ha curato su incarico del Comune la disposizione delle opere - non esprime una soluzione di continuità, come sarebbe piaciuto a lui. Lascia al visitatore il piacere della scoperta». Riferendosi poi ai pezzi di maggior pregio, ovvero le sculture di Nereo Quagliato, ha aggiunto: «Qui presenti tre opere che non compaiono nel catalogo dello scultore perché espressamente ordinate da Schiavo», tra cui un mezzo busto del ballerino Bolle. Mariano Nardello, segretario dell'Accademia olimpica di Vicenza di cui Remo Schiavo faceva parte, ha ricordato che «la comunità, con questa iniziativa, si è fatta memoria; ha capito l'amore che il nostro accademico nutriva nei suoi confronti». Claudio Beschin, accademico olimpico, che assieme a Mariano Nardello ha curato il lascito di Remo Schiavo, ha detto che «oggi il museo civico di Montecchio raddoppia». Nel mese di novembre la sala sarà aperta al pubblico nei giorni di sabato (dalle 15 alle 18) e di domenica (9-12 e 15-18). • © RIPRODUZIONE RISERVATA

G.Z.

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