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«In forma a 100 anni grazie all’aglio»

Emilio Mastrotto con i suoi 100 anni è attualmente l’uomo più longevo di Montecchio. MASSIGNAN
Emilio Mastrotto con i suoi 100 anni è attualmente l’uomo più longevo di Montecchio. MASSIGNAN
Emilio Mastrotto con i suoi 100 anni è attualmente l’uomo più longevo di Montecchio. MASSIGNAN
Emilio Mastrotto con i suoi 100 anni è attualmente l’uomo più longevo di Montecchio. MASSIGNAN

Antonella Fadda Cento anni e non sentirli. Per Emilio Mastrotto di Montecchio il secolo è solo un punto di partenza. «Ho appena iniziato - esclama con una punta di malizia - il mio prossimo obiettivo sono almeno i 105». Emilio è l’unico centenario della città castellana dato che le altre coetanee sono tutte signore. Il “suo” secolo lo porta con disinvoltura e vitalità, invidiabile energia ed eleganza dato che indossa tutti i giorni giacca, cravatta e panciotto. «Vado a fare la spesa e anche al mercato - spiega - e, appena arriva la bella stagione, lavoro nel mio orto. Tiro su sempre delle belle verdure». Pochi giorni fa ha soffiato sulle cento candeline organizzando una grande festa con amici e parenti e racconta con precisione la sua lunga vita. «Sono nato a Nogarole ed ero il quarto di 14 figli, mio padre Antonio era agricoltore, mia mamma Lucia si occupava della famiglia e aiutava il marito. Eravamo una famiglia povera, ma il pane sulla tavola non è mai mancato». Il futuro centenario, dopo aver frequentato le scuole elementari, aiuta il padre nei campi e a 22 anni viene chiamato a fare il militare prima come magazziniere nel distretto di Vicenza e poi in una miniera di carbone nell’alta valle del Chiampo. «Dopo il congedo, nel 1945 - prosegue - sono tornato a casa e ho iniziato a lavorare come amministratore di un centinaio di campi ad Alonte e, negli anni successivi, ho preso in affitto la stessa campagna per dare lavoro pure ai miei fratelli». In questo piccolo comune Emilio ricopre il ruolo di consigliere comunale per ben 15 anni e viene incaricato anche di fare da giudice conciliatore. Ed è qui che nel 1952 sposa, la vigilia di Natale, Luigia Gaiga, con la quale rimarrà sposato fino al 2007, anno della morte della consorte. «Io con gli occhi fotografavo le donne da distante - spiega - ma quando vidi mia moglie la prima volta, la indicai a un amico e dissi che l’avrei sposata. Ci chiamavano la coppia dell’eterna giovinezza». Nel 1969 i due decidono di trasferirsi a Montecchio e Emilio viene assunto dall’azienda Calpeda, dove rimarrà fino alla pensione. Nella sua nuova città dimostra immediatamente di che tempra è fatto: «Sono entrato a far parte del consiglio pastorale della zona Valle - prosegue - e divenni anche uno dei sostenitori per la costruzione della parrocchia di Santa Maria Immacolata. Ho pure collaborato a lungo con l’allora sindaco Dino Zanni per costituire il centro anziani della Valle e ottenere la sede di questa associazione al palazzo di villa Maria che all’epoca era di proprietà della signorina Pellizzari». Oggi Emilio vive nella stessa casa costruita con Luigia ed è assistito dai coniugi Giorgio e Larissa, che lui considera la sua famiglia acquisita. Se gli si chiede quale è il segreto della sua longevità risponde immediato: «Alzarsi presto, lavorare tanto, andare a letto presto e concedersi qualche goccetto di vino o di grappa, senza ubriacarsi però». Snocciola poi senza problemi le innumerevoli proprietà benefiche dell’aglio e diverse cure disintossicanti «da fare ogni cinque anni», spiega serio. Ma ricorda anche con nostalgia i tempi andati. «Si stava meglio quando non si aveva niente, si lavorava tanto e non c’erano né radio, né televisione o auto o internet. Oggi molti valori si sono persi ed è un vero peccato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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