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Il porta a porta è abusivo
Volantini sotto sequestro

Uno dei volantini affissi senza l’autorizzazione necessaria. MASSIGNAN
Uno dei volantini affissi senza l’autorizzazione necessaria. MASSIGNAN
Uno dei volantini affissi senza l’autorizzazione necessaria. MASSIGNAN
Uno dei volantini affissi senza l’autorizzazione necessaria. MASSIGNAN

Lo avevano notato in tanti a Montecchio quell’uomo che affiggeva nei cancelli e negli ingressi delle abitazioni dei volantini, dove chiedeva in dono vestiario e piccoli elettrodomestici per una onlus. Anche il vicesindaco Gianluca Peripoli e il consigliere comunale Maurizio Meggiolaro lo avevano visto non solo appendere i fogli lungo le case, ma anche in piazza Marconi e via Duomo e lo avevano segnalato alla polizia locale “Dei Castelli”.

Gli agenti del comandante Massimo Borgo, dopo alcuni controlli, hanno quindi fermato l’altro giorno M.L., 51 anni di origine magrebina e residente in provincia di Cremona. In particolare nei volantini veniva richiesta la donazione di scarpe, borse, cinture, biancheria, indumenti, pentole, piccoli elettrodomestici in buono stato per una onlus realmente esistente con sede a Roma. Quando i vigili hanno chiesto l’autorizzazione comunale prevista in questi casi, però, il magrebino ne era privo. È stato perciò sanzionato con una multa di 50 euro e gli sono stati sequestrati oltre 500 volantini che teneva in uno zainetto, in attesa di affiggerli. Tra l’altro M.L. non aveva con sé il permesso di soggiorno ed è stato quindi segnalato alla procura di Vicenza in base al Testo unico sugli stranieri. «Sull’effettiva destinazione di quanto raccolto sono in corso accertamenti - osserva Borgo - anche perché stiamo verificando i rapporti tra l’onlus e la ditta di trasporti che si occupa della raccolta e di cui abbiamo identificato il titolare, un cittadino italiano di origini magrebine di 25 anni residente pure lui nel cremonese».

Dalle verifiche è inoltre risultato che la ditta lombarda aveva sì un contratto con la società romana, ma scaduto lo scorso anno. Il Comando castellano ha quindi inoltrato delle richieste di verifica alla onlus. «Di solito in questi casi - continua il comandante - l’onlus si accorda con una ditta privata che esegue la raccolta. La ditta versa all’onlus una cifra forfettaria concordata e la merce che viene raccolta resta alla ditta. Quest’ultima poi la vende tenendosi l’intero ricavato, normalmente superiore all’importo versato all’associazione». A Montecchio da anni è in vigore il regolamento per la distribuzione della pubblicità porta a porta. Da circa un anno il rilascio delle autorizzazioni è gestito direttamente dalla polizia locale che esegue verifiche in particolare sulla regolarità del personale impiegato. In 12 mesi sono stati controllati i documenti a circa 1.200 volantinatori, quasi tutti stranieri, ed elevate tre multe per irregolarità. Sono infine state concesse 384 autorizzazioni mentre i dinieghi sono stati 41.

Antonella Fadda

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