<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il piano di Medio Chiampo «Stop odori con 11 milioni»

Una vasca dell’impianto di depurazione di Medio Chiampo. ARCHIVIO
Una vasca dell’impianto di depurazione di Medio Chiampo. ARCHIVIO
Una vasca dell’impianto di depurazione di Medio Chiampo. ARCHIVIO
Una vasca dell’impianto di depurazione di Medio Chiampo. ARCHIVIO

Sarà senza odori il futuro di Medio Chiampo. È stato presentato ieri all’hotel La Fracanzana, di Montebello, “Acqua, specchio del futuro”, il piano degli interventi varato dalla società a capitale pubblico, presieduta da Giuseppe Castaman, che gestisce il servizio idrico integrato, e in particolare la depurazione dei reflui della concia. Un master plan quinquennale che comincerà a essere realizzato dal 2019 e prevede oltre 11 milioni di euro di investimenti. L’obiettivo, delineato nell’incontro moderato dal direttore de Il Giornale di Vicenza, Luca Ancetti, è ammodernare gli impianti, costruire il nuovo centro direzionale e migliorare l’efficienza dei servizi erogati dall’azienda partecipata in modo paritetico dai Comuni di Montebello e Zermeghedo. Il progetto prevede l’importante implementazione dell’impianto studiata per rispondere in maniera sempre più efficace all’evoluzione del processo produttivo e ai cambiamenti della qualità dei reflui, in modo più efficiente e flessibile in base ai carichi di lavorazione. Saranno realizzate due nuove grandi vasche, della capacità di 7 mila metri cubi ciascuna. La prima, di omogeneizzazione e di equalizzazione, fungerà da bacino di accumulo e permetterà una miglior distribuzione del carico all’impianto. La seconda sarà adibita a integrare il processo di ossidazione con ricadute positive sul trattamento. Lavorando su maggiori volumi, infatti, il processo biologico consentirà di ottenere performance di depurazione più elevate e migliori risultati allo scarico. Questo comporterà la copertura della vasca di equalizzazione che impedisce che la fonte primaria degli odori, cioè i fanghi non trattati, vada in atmosfera con l’aria che sarà quindi aspirata per finire in un ciclo di trattamento. «Dell’esistenza degli odori provenienti dal depuratore, così come li conosciamo oggi, con molta probabilità, si perderà il ricordo», è stato sottolineato dal tecnico che ha illustrato il progetto. Le nuove vasche saranno realizzate al posto dell’attuale palazzina degli uffici, con il nuovo polo direzionale, in un’altra area, che avrà uno sviluppo di circa 2 mila metri quadri e sarà circondato da un’ampia zona a verde di oltre 10 mila metri. Il polo, oltre all’area amministrativa e tecnica, conterrà i laboratori, gli uffici direttivi, segreteria e magazzini. La forma sarà circolare, con un riferimento alla sagoma delle vasche e al simbolo di Medio Chiampo. Il complessivo intervento prevede, infine, il rafforzamento dell’asse viario di via Fracanzana con la creazione di una strada a due corsie interna all’impianto, su cui saranno distribuiti gli accessi. «Quando si è trattato di pensare a come raccontare i progetti per i prossimi anni è nato, quasi di getto, lo slogan “Acqua, specchio del futuro” - spiega il presidente Giuseppe Castaman-. Questa frase riassume l’entità dell’impegno e della sfida che ci vedono coinvolti, perché preservare e valorizzare una risorsa così preziosa come l’acqua vuol dire preservare e valorizzare il nostro futuro: nello stato di salute dell’una si riflette anche la crescita e lo sviluppo dell’altro. L’attuale master plan è il risultato di questa visione. Abbiamo studiato a lungo con i tecnici le soluzioni progettuali più adatte al nostro contesto, abbiamo considerato la funzionalità ma anche l’armonia con il territorio, perché la bellezza dei luoghi in cui viviamo è un aspetto su cui investire». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Guarda

Suggerimenti