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Furto nel deposito Enel
Rubati quintali di rame

Il deposito Enel di  via Primo Maggio dove è avvenuto il furto. A. MAS.
Il deposito Enel di via Primo Maggio dove è avvenuto il furto. A. MAS.
Il deposito Enel di  via Primo Maggio dove è avvenuto il furto. A. MAS.
Il deposito Enel di via Primo Maggio dove è avvenuto il furto. A. MAS.

La banda del rame colpisce ancora. A distanza di una settimana dal furto alla Nidec Asi di Montebello, i ladri hanno preso di mira un magazzino dell’Enel in via Primo Maggio, in zona industriale a Montecchio Maggiore, portando via diversi quintali di scarti di cavi elettrici. I malviventi sarebbero entrati in azione nella notte fra giovedì e venerdì approfittando del fatto che in zona non vi sono abitazioni; quindi la banda ha potuto agire indisturbata in una strada, poco frequentata di notte, fra via Gelsi e via della Tecnica. Quel che è certo che si è trattato di professionisti che hanno di sicuro pianificato il colpo nei giorni scorsi per riuscire ad introdursi nel magazzino sapendo anche che la costruzione non ha un sistema di allarme.

Dopo aver forzato una porta laterale del deposito i malviventi sono entrati nell’edificio appropriandosi di diversi quintali dei residui dei fili che vengono utilizzati per le linee di alimentazione delle linee. Dopo aver caricato il bottino in un automezzo, i ladri si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce.

Ad accorgersi di ciò che era avvenuto sono stati gli operai dell’azienda dell’energia che, la mattina dopo, sono entrati in magazzino e hanno così dato l’allarme contattando la centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Valdagno. Sono in corso verifiche per stabilire l’entità del bottino.

Solo la settimana scorsa sempre ignoti si erano introdotti all’interno della Nidec Asi, azienda di Montebello e, eludendo i sistemi di sicurezza, sono riusciti a portare via dei radiatori per raffreddamento e barre in rame per un totale di 35 mila euro. Anche in questo caso si è trattato di un colpo studiato fin nei minimi particolari: i ladri sono riusciti ad entrare nel perimetro dell’azienda con un autocarro dopo aver manomesso l’impianto di allarme e divelto le telecamere della videosorveglianza.

Negli ultimi anni in tutto l’Ovest vicentino, aziende, depositi e addirittura cimiteri sono stati presi di mira da bande di ladri di rame. Un saccheggio che ha procurato centinaia di migliaia di euro di danni a privati e collettività. Questo metallo prezioso è rivendibile nel mercato nero che non conosce crisi. perchè la domanda si fa sempre più grande. Un mercato, inoltre, che genera un giro d’affari a sette zeri ogni anno. Il prezzo del rame varia, infatti, in base alla purezza e può aggirarsi fra 1,50 e i 3,50 euro al chilo. Anche gli acquirenti hanno una precisa caratteristica visto che dispongono dei macchinari necessari per trasformarlo e rimetterlo in vendita. Chi compra al mercato nero rischia da uno a tre anni di carcere per ricettazione.

Antonella Fadda

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