<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Fossi e cigli ripuliti
ma sulla regionale
spunta la discarica

Il lato nord  appena sfalciato della Sr11 costellato di immondizieAnche bottiglie di plastica di olio e candaggina scaricate nei fossiPreservativi, assorbenti e medicinali gettati sul ciglio. FOTO  MASSIGNAN
Il lato nord appena sfalciato della Sr11 costellato di immondizieAnche bottiglie di plastica di olio e candaggina scaricate nei fossiPreservativi, assorbenti e medicinali gettati sul ciglio. FOTO MASSIGNAN
Il lato nord  appena sfalciato della Sr11 costellato di immondizieAnche bottiglie di plastica di olio e candaggina scaricate nei fossiPreservativi, assorbenti e medicinali gettati sul ciglio. FOTO  MASSIGNAN
Il lato nord appena sfalciato della Sr11 costellato di immondizieAnche bottiglie di plastica di olio e candaggina scaricate nei fossiPreservativi, assorbenti e medicinali gettati sul ciglio. FOTO MASSIGNAN

È bastato lo sfalcio dell’erba del fossato, eseguito lunedì, sul lato nord della strada regionale 11, per mettere sotto gli occhi di migliaia di automobilisti, e di quanti transitano lungo viale Trieste, uno spettacolo indecoroso. Dall’erba è sbucata una colonia di bottiglie di plastica, assorbenti, preservativi, lattine, confezioni di sigarette, scatole di medicinali. E molto altro ancora che mette in evidenza la vita notturna che brulica lungo la strada e il degrado lasciato da automobilisti e cittadini incivili .

Un quadro che si materializza quando le macchine operatrici ripuliscono gli argini e il letto del fossato, in media 5 volte all’anno. La settimana precedente era toccato al lato sud portare alla luce una discarica a cielo aperto, che era già stata segnalata da cittadini di Montecchio che percorrono l’ex statale per andare a lavorare, a fare sport o la spesa. Per la città un brutto biglietto da visita.

Nel tratto che va dalla rotonda all’altezza del Tosano fino alle vetrine delle Sorelle Ramonda, sul lato nord, lunedì è emerso un pullulare anche di sacchetti di plastica, fazzoletti di carta. Lo scolo d’acqua è dunque stato scambiato per un immondezzaio dove gettare qualunque cosa, sia da chi vuole disfarsi della cartaccia o della bibita appena bevuta direttamente dal finestrino dell’auto, ma anche da chi le cose se le porta direttamente da casa per gettarlo a fianco della strada. Non si spiega altrimenti la presenza di, ad esempio, contenitori per olio da friggere o di candeggina per fare il bucato.

«Purtroppo è una situazione - ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Gianfranco Trapula – con cui dobbiamo fare i conti ogni volta che viene eseguita la periodica e programmata opera di sfalcio dell’erba lungo la strada regionale 11. Una assoluta mancanza di senso civico porta a tutto ciò, eppure basterebbe davvero poco per tenere pulito. Chi ha una abitazione paga anche la tassa per i rifiuti, perché non approfittarne? La lattina o il pacchetto di sigarette gettati dal finestrino sarebbe sufficiente portarli a casa, o utilizzare uno dei tanti cestini dislocati sul territorio comunale. Invece anche personalmente ho visto gente ferma al semaforo svuotare direttamente sull’asfalto il portacenere». Continua Trapula: «È successo che la polizia locale ha sanzionato con un’ammenda chi è stato colto sul fatto, ma si tratta di casi sporadici. E mettere un agente di guardia è impensabile».

La situazione di degrado era stata denunciata anche da una nostra lettrice giovedì scorso, con una nota al direttore. «La segnalazione è arrivata anche ai nostri uffici. Come sempre ci siamo mossi, con un sopralluogo e poi contattando Agno Chiampo Ambiente che è intervenuta ripulendo il lato sud. Per il lato nord si dovrà attendere qualche giorno. L’unica arma a disposizione - conclude l’assessore Trapula - per mantenere pulito il territorio sembra essere la collaborazione di quei cittadini che hanno a cuore il decoro della città» Interviene anche il sindaco Milena Cecchetto: «Gli automobilisti che transitano lungo la regionale non sono solo di Montecchio. Confido che i castellani abbiano a cuore la città e nelle loro segnalazioni per potere intervenire».

Giorgio Zordan

Suggerimenti