Il “Silvio Ceccato” di Montecchio sarà una scuola 4.0. Sono iniziati da poche settimane i lavori di ampliamento dell’istituto superiore castellano e saranno realizzati secondo i canoni della bioedilizia nel rispetto del risparmio energetico, della massima funzionalità, dell’ambiente e con tempi di edificazione rapidi che infatti dureranno 208 giorni.
La nuova struttura, il cui costo è di quasi 800 mila euro, è finanziata dalla Provincia, e avrà una superficie totale di circa 400 metri quadri. Il progetto si estenderà nel lato sud-ovest dell’edificio, in pratica nella zona posteriore della scuola e prevede tre nuovi laboratori, quattro uffici e un nuovo blocco servizi igienici. La nuova zona sarà collegata all’istituto, realizzata con pannelli di legno e tutta su un piano.
Dei tre laboratori, che avranno ognuno l’ampiezza di 64 metri quadri, uno sarà informatico linguistico, un altro destinato all’informatica gestionale mentre il terzo a quella industriale e robotica per un totale di 90 postazioni.
«I laboratori saranno altamente innovativi - osserva la dirigente, Antonella Sperotto - abbiamo ottenuto un finanziamento da Cariverona che andrà ad implementare la dotazione informatica. Avvieremo inoltre un nuovo progetto, dal nome “flipped classroom”, dove in pratica i protagonisti saranno gli studenti e può essere riassunta nella frase “lezioni a casa, compiti a scuola” e quindi nel capovolgimento dei due momenti didattici centrali della scuola. Tutti i docenti saranno formati e preparati, attraverso corsi appositi anche interni, per mettere in pratica questa nuova filosofia».
Rimanendo in tema ampliamento, gli uffici ospiteranno la presidenza e la vicepresidenza, la ragioneria, l’ufficio tecnico e il didattico con un front-office per gli studenti. Sul tetto saranno installati dei pannelli fotovoltaici con una potenza di oltre 7 kilowatt. E dal momento che il Ceccato è una scuola-modello per l’inclusione per gli studenti disabili, è stata data particolare attenzione all’accessibilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Nel nuovo blocco sono previste tre rampe di accesso per ogni nuova entrata, anche porte e corridoi saranno adeguati alla normativa e sarà predisposto un bagno esclusivo per i diversamente abili.
La scuola conta tre indirizzi principali, tecnico commerciale, Ipsia e Ipsc, e per anni ha atteso i lavori vista l’emergenza spazi. Il numero degli studenti, grazie anche alle nuove specializzazioni, nel giro di cinque anni è passato da 700 ad oltre mille iscritti, costringendo l’istituto a smantellare tutti i laboratori, la sala docenti e ad ideare una rotazione dell’orario scolastico delle sezioni. Due anni fa accanto all’istituto sono stati installati due container-aule per ospitare gli studenti.