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Due bimbi salvano famiglia dal fuoco

I resti di mobilia accatastati dopo l’incendio scoppiato domenica notte nella casa di contrà Lovara. A.MAS.I vigili del fuoco all’interno dell’abitazione distrutta dalle fiamme
I resti di mobilia accatastati dopo l’incendio scoppiato domenica notte nella casa di contrà Lovara. A.MAS.I vigili del fuoco all’interno dell’abitazione distrutta dalle fiamme
I resti di mobilia accatastati dopo l’incendio scoppiato domenica notte nella casa di contrà Lovara. A.MAS.I vigili del fuoco all’interno dell’abitazione distrutta dalle fiamme
I resti di mobilia accatastati dopo l’incendio scoppiato domenica notte nella casa di contrà Lovara. A.MAS.I vigili del fuoco all’interno dell’abitazione distrutta dalle fiamme

L’allarme dei bambini salva una famiglia dalle fiamme. «Quando siamo entrati nella camera da letto abbiamo preso i bimbi e siamo corsi fuori casa. C’era fumo e ho visto che i vestiti bruciavano dentro l’armadio. Uno spavento. Abbiamo immediatamente dato l’allarme». Un racconto drammatico, quello di Giorgia Danzo. Quell’incendio che è improvvisamente scoppiato l’altra notte nella sua casa di contrà Lovara a Montecchio, e che si è esteso a più stanze dell’abitazione, non potrà dimenticarlo. La paura per i figli. Il timore di respirare il fumo.

Una tragedia sfiorata quella vissuta da Giorgia e dal compagno Stefano Gobbo che stavano passando una tranquilla serata con gli amici mentre due bambini di 7 e 8 anni dormivano al piano di sopra. «Era circa l’una di notte quando il figlio dei nostri amici, che dormiva in camera con il mio - spiega la giovane mamma - mi ha chiesto se poteva dormire nel mio lettone. Con sua madre l’abbiamo quindi trasferito e siamo scese al piano di sotto. Pochi minuti dopo il piccolo ci ha di nuovo chiamato dicendo che aveva tanto caldo e non riusciva ad addormentarsi. Siamo tornati di sopra ed è stato allora che ho visto il fumo e poi il fuoco che proveniva dal guardaroba».

L’allarme è scattato subito: gli adulti hanno afferrato il bimbo che si trovava sul lettone e poi il figlio di Giorgia che dormiva nell’altra stanza e li hanno portati al sicuro, in strada. «È stato tutto velocissimo - prosegue Giorgia Danzo -. Dopo aver chiamato i vigili del fuoco abbiamo anche provato a spegnere il rogo con delle pentole d’acqua e delle tovaglie. Era inutile: le fiamme erano forti e si sono propagate anche agli altri mobili e al soffitto. Quindi siamo andati fuori e aspettato i soccorsi». Aggiunge: «Sono stati pochi minuti ma interminabili , fino all’arrivo dei vigili del fuoco. Vedevo dal marciapiede la casa che bruciava. È stato spaventoso. Eravamo preoccupati anche per i nostri vicini di casa che dormivano». Sul posto sono intervenute le squadre di Arzignano e Vicenza con 4 mezzi e 12 operatori ed anche il Radiomobile dei carabinieri di Valdagno. I pompieri hanno spento le fiamme che si erano anche estese al bagno e al corridoio. L’immobile è stato dichiarato inagibile e fra le cause del rogo non viene escluso anche l’ipotesi che si possa essere trattato di un cortocircuito all’impianto elettrico della camera da letto. I danni ammonterebbero a diverse decine di migliaia di euro. «Ci eravamo trasferiti da meno di un mese nella nostra nuova casa - afferma la giovane -, abbiamo fatto tanti sacrifici per poterla acquistare. Ma quando penso che se fosse capitato un’altra sera, mentre eravamo addormentati, posso rigraziare che siamo stati fortunati».

Accanto all’abitazione vive Natale Urbani con la moglie. «Non ci siamo accorti di nulla: a un certo punto abbiamo sentito delle persone che parlavano ad alta voce e poi un ticchettio. Ero convinto che stesse piovendo. Subito dopo è squillato il telefono ed erano dei vicini che ci dicevano di uscire di casa perché, nell’abitazione accanto era scoppiato un incendio. Non nascondo che ci siamo spaventati». Le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza sono terminate all’alba quando i vigili del fuoco hanno spento gli ultimi focolai.

Antonella Fadda

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