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Donata casa al Comune
«Destinazione sociale»

Lo stabile  di via Castelli 4 Martiri  donato al Comune. FOTO MASSIGNAN
Lo stabile di via Castelli 4 Martiri donato al Comune. FOTO MASSIGNAN
Lo stabile  di via Castelli 4 Martiri  donato al Comune. FOTO MASSIGNAN
Lo stabile di via Castelli 4 Martiri donato al Comune. FOTO MASSIGNAN

Una donazione del valore di circa 400 mila euro che oltre ad accrescere il patrimonio immobiliare comunale potrebbe sanare la frattura creatasi tra municipio e Fondazione Tomba, anche se, come si legge a lato, la strada sembra in salita. L’edificio in questione si trova al civico 22 di via Castelli 4 Martiri ed è di proprietà dell’ente ecclesiastico “Pia Unione Ancilla Domini” che lo scorso 26 settembre si è offerto di cederlo gratuitamente al Comune.

Il fabbricato, ora in disuso, si sviluppa su quattro livelli ed ha una superficie coperta di 969 metri quadrati. Costruito negli anni ’50, era stato realizzato per ospitare attività con finalità educative e assistenziali (convitto, scuola, laboratorio) ed è stato da sempre un punto di aggregazione e di crescita per il territorio. Unico vincolo posto dall’ente ecclesiastico per la cessione gratuita è che l’amministrazione comunale s’impegni, per almeno vent’anni, a destinare e utilizzare l’immobile per scopi culturali, didattici, sociali, educativi, sportivi o più in generale, per scopi di pubblica utilità.

L’ufficio tecnico, valutati gli anni dell’immobile, il contesto urbanistico nel quale è inserito e per quanto possibile l’attuale situazione del mercato immobiliare, ha quantificato il valore teorico dello stabile in 387.600 euro, di cui 48.450 dovuto al mero valore del terreno.

«Accettare la donazione - ha detto l’assessore Loris Crocco - oltre ad un mero accrescimento del patrimonio comunale è anche e soprattutto un’opportunità che viene offerta a tutta la comunità montecchiana di poter disporre di ulteriori ambienti da mettere a disposizione per il raggiungimento di obiettivi e scopi culturali, didattici, sociali, educativi, sportivi o più in generale, per scopi di pubblica utilità».

Il consigliere Cortivo ha chiesto se c’è già un’idea sulla destinazione, su chi potrebbe usufruirne. «L’abbiamo proposto - ha risposto il sindaco Milena Cecchetto - alla Fondazione Tomba, c’è spazio per ricavare almeno 6 appartamenti per persone autosufficienti. Si trova in una posizione vicino all’ospedale». Non si raggiungesse l’accordo, potrebbe diventare sede di associazioni. Sonia Perenzoni ha sollevato perplessità per la mancanza di indicazioni sui costi di gestione e ristrutturazione.

«Non sono necessari - ha sottolineato Crocco - interventi strutturali, mentre bisognerà intervenire su impianti e serramenti». Spese insomma contenute. Da verificare, trattandosi di un edificio degli anni ’50, l’isolamento termico: «Ci si dovrà mettere mano» ha aggiunto Maurizio Meggiolaro.

A votare a favore per l’acquisizione anche Mauro Palma: «Ho sempre visto con circospezione le acquisizioni senza un progetto concreto alle spalle. Ho votato contro per “la Ghisa” dove c’è un progetto da 5 milioni ma l’Aci ne ha solo 1 da investire, come per l’area camper di cui non si conoscono costi di gestione e di rientro. Stavolta dico si, sperando che la signora Pevarello abbia ancora quella possibilità d’investimento di cui s’era discusso a suo tempo».

«Manca - ha aggiunto Maurizio Scalabrin - un preciso quadro economico. Mi auguro che nel prossimo bilancio ci sia già destinazione». Una buona notizia per Clara Larigno («Si tratta pur sempre di un accrescimento del patrimonio comunale») ed Igor Nori («Si fa rivivere un luogo di pubblica utilità»).

Giorgio Zordan

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