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Disabile in famiglia ma niente sconto per l’auto elettrica

Mariarosa e Nereo Gonzo con il figlio Davide. FOTO GARON
Mariarosa e Nereo Gonzo con il figlio Davide. FOTO GARON
Mariarosa e Nereo Gonzo con il figlio Davide. FOTO GARON
Mariarosa e Nereo Gonzo con il figlio Davide. FOTO GARON

«Siamo genitori di un ragazzo disabile di 24 anni e ci consideriamo persone attente all’ambiente». Per questo la famiglia Gonzo vorrebbe acquistare un’auto elettrica ma, al momento di chiudere la trattativa, ha scoperto che, a differenza dei mezzi a benzina o diesel, tra l’altro più impattanti sull’ambiente, l’Iva agevolata non è contemplata per le auto elettriche. Il disappunto si trasforma così in una petizione, che Mariarosa Diamanti ha lanciato sul portale www.change.org e che in pochi giorni ha raggiunto quasi 7 mila firme. Mariarosa e Nereo Gonzo vivono a Montecchio Maggiore, sono i genitori di Davide, un simpatico e vivace ragazzo con la sindrome di Down e con un cuore grande. Vivere con il problema della disabilità non è semplice: bisogna fare i conti con i pregiudizi, gli ostacoli, le barriere, le relazioni sociali. Ma spesso è la burocrazia l’ostacolo maggiore per la vita dei disabili. Come conferma l’esperienza di Mariarosa e Nereo (che hanno autorizzato la pubblicazione della foto qui a fianco), persone attente anche all’ambiente. E, coerenti con questa scelta, hanno valutato l’opportunità di acquistare un’auto elettrica. E qui si sono scontrati con la superficialità e l’indifferenza di chi propone le leggi. Hanno scoperto infatti che l’auto elettrica, uno dei punti di forza della recente legge finanziaria, non prevede l’Iva agevolata per i disabili, come invece avviene per le auto a benzina o diesel. Lamentarsi serve a poco e quindi Mariarosa ha deciso di lanciare, attraverso il canale online di petizioni www.change.org un’istanza diretta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Giovanni Tria e al ministro per la famiglia e la disabilità Lorenzo Fontana e che ha raggiunto in pochi giorni quasi settemila firme. «L’attuale normativa - spiega Mariarosa - risale ai tempi in cui non esistevano i veicoli elettrici. Ora il paradosso è notevole: per acquistare una vettura per trasporto disabili inquinante ci sono agevolazioni con Iva al 4%, se si sceglie invece di rispettare l’ambiente e si desidera acquistare un’auto elettrica l’Iva è al 22%. Capite bene che la differenza è tanta e il costo incide notevolmente sulle famiglie che già devono sostenere disagi e spese non indifferenti. Chiediamo - spiega ancora Mariarosa - che la normativa venga aggiornata e corretta e che l’agevolazione Iva al 4% per acquisto di vetture per disabili sia applicata anche all’acquisto delle auto elettriche, nel rispetto dell’ambiente e delle persone». Intanto la petizione è condivisa in tutta Italia, manca poco al traguardo delle 7 mila adesioni. L’appello dei genitori di Davide è quello di continuare su questa strada: «Non costa nulla - chiarisce Mariarosa -. Basta collegarsi al sito e firmare la petizione “Iva al 4% anche per le auto elettriche per disabili”. Non lo fate solo per noi, ma per tante famiglie che vivono quotidianamente i problemi della disabilità. Ma soprattutto è anche un piccolo contributo all’ambiente». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Emilio Garon

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