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Dai container alla scuola ecologica

La presentazione agli studenti del progetto di ampliamento del “Ceccato”. FOTOSERVIZIO MASSIGNANI container usati attualmente per accogliere alcune classi
La presentazione agli studenti del progetto di ampliamento del “Ceccato”. FOTOSERVIZIO MASSIGNANI container usati attualmente per accogliere alcune classi
La presentazione agli studenti del progetto di ampliamento del “Ceccato”. FOTOSERVIZIO MASSIGNANI container usati attualmente per accogliere alcune classi
La presentazione agli studenti del progetto di ampliamento del “Ceccato”. FOTOSERVIZIO MASSIGNANI container usati attualmente per accogliere alcune classi

Antonella Fadda

Per l’istituto “Silvio Ceccato” è finalmente arrivato il tempo dell’ampliamento. Inizieranno ad aprile i lavori di allargamento della scuola superiore di Montecchio e saranno realizzati secondo i canoni della bioedilizia nel rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico e della massima funzionalità. E soprattutto con tempi di edificazione rapidi. Il completamento delle opere è infatti previsto nel giro di un anno, entro i primi mesi del 2018. Un ampliamento atteso da anni, da quando la scuola, che conta tre indirizzi (tecnico commerciale, Ipsia e Ipsc), è in emergenza spazi. Il numero degli studenti, grazie anche alle nuove specializzazioni, in cinque anni è passato da 700 ad oltre mille iscritti, costringendo l’istituto a smantellare tutti i laboratori, la sala docenti e ad ideare una rotazione dell’orario scolastico delle sezioni. Vista la carenza di spazi, due anni fa sono stati installati due container-aule per ospitare gli studenti.

Il progetto e il crono programma dei lavori è stato presentato l’altra mattina agli studenti dal consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Ennio Tosetto, i funzionari dei lavori pubblici e viabilità della Provincia, lo studio Franchetti di Arzignano incaricato della stesura del progetto e la dirigente del Ceccato, Antonella Sperotto. «Abbiamo deciso di illustrare ai nostri ragazzi il progetto – ha spiegato la preside - perché sono le persone maggiormente interessate, dal momento che frequentano la scuola ogni giorno».

«È stato un progetto partecipato – ha aggiunto Tosetto - e continuerà ad esserlo. Verrò spesso a fare dei sopralluoghi per vedere come procede il cantiere». Rimanendo nell’ottica della con-partecipazione Tosetto ha proposto che nei prossimi mesi vengano periodicamente organizzate assemblee con gli studenti. «Per fare il percorso insieme e condividere idee, proposte e, nel caso, anche eventuali modifiche». L’idea è molto piaciuta ai ragazzi.

La nuova struttura, il cui costo è di quasi 800 mila euro, avrà una superficie totale di circa 400 metri quadri. Si estenderà nel lato sud-ovest dell’edificio, in pratica nella zona posteriore e conterrà tre nuovi laboratori, quattro uffici e un nuovo blocco servizi igienici. Sarà collegata all’istituto, realizzata con pannelli di legno e tutta su un piano. Dei tre laboratori, che avranno ognuno l’ampiezza di 64 metri quadri, uno sarà informatico linguistico, un altro sarà destinato all’informatica gestionale mentre il terzo a quella industriale e robotica e avranno un totale di 90 postazioni.

Gli uffici ospiteranno la presidenza e la vicepresidenza, la ragioneria, l’ufficio tecnico e il didattico con un front-office per gli studenti. Sul tetto saranno installati dei pannelli fotovoltaici che avranno una potenza di oltre 7 kilowatt. Particolare riguardo è stato dato all’accessibilità e quindi all’abbattimento delle barriere architettoniche: nel nuovo blocco sono previste tre rampe di accesso per ogni nuova entrata. Anche le porte e i corridoi saranno adeguati agli standard previsti dalla normativa e sarà predisposto un bagno esclusivo per i diversamente abili.

Durante il cantiere saranno sistemate delle recinzioni per la sicurezza degli studenti. Gli ingressi per i mezzi pesanti e per i ragazzi saranno rigorosamente separati.

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