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Contro i tumori al seno nasce un unico reparto

La benedizione del vescovo Pizziol nel reparto di Montecchio.  NICOLI
La benedizione del vescovo Pizziol nel reparto di Montecchio. NICOLI
La benedizione del vescovo Pizziol nel reparto di Montecchio.  NICOLI
La benedizione del vescovo Pizziol nel reparto di Montecchio. NICOLI

Luisa Nicoli Si chiama “Mammotome Revolve” il nuovo strumento per la diagnosi precoce del tumore al seno che il Gruppo Mastrotto di Arzignano, prima realtà conciaria in Europa, ha donato all’Andos, Associazione nazionale donne operate al seno comitato Ovest Vicentino, per la Breast Unit dell’ospedale di Montecchio Maggiore. La consegna è avvenuta nella struttura sanitaria castellana, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose, tra cui la dirigenza dell’Ulss 8 Berica, in occasione della festa Primavera di Vita 2018 dell’Andos, che quest’anno festeggia il 20° anniversario. E’ stato il Vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol, dopo avere celebrato la messa, a benedire la nuova strumentazione. «Non è la prima volta sosteniamo progetti a favore del territorio per migliorare la qualità della vita – ha detto Renata Mastrotto, con Santo Mastrotto a rappresentare il gruppo conciario arzignanese – per il 60° anniversario della nostra azienda siamo felici ed orgogliosi di aver dato un contributo con l’acquisto di una strumentazione di ultima generazione che possa rendere meno dolorosa e più efficace la biopsia per le pazienti di un reparto che è già un’eccellenza. Ringraziamo anche clienti e fornitori dell’azienda che hanno voluto convertire gli omaggi di Natale a sostegno di questo progetto». «Il tumore al seno è una malattia che possiamo vincere – ha spiegato il direttore della Breast Unit di senologia dott. Graziano Meneghini – oggi guarisce l’87% delle donne, il doppio di quanto avveniva qualche tempo fa. Qui c’è una task force multidisciplinare di 12 medici che lavora su questo oltre ai ricercatori. Il ‘Mammotome Revolve’ è l’innovazione di uno strumento che consente biopsie più mirate, soprattutto in caso di microcalcificazioni. La nostra, insieme ad altre quattro Breast Unit in Veneto, sta lavorando anche sulla sperimentazione, sul congelamento del tumore nelle pazienti meno giovani». «Una Breast Unit destinata a diventare un unico reparto di senologia con Vicenza entro il 2018», ha annunciato il direttore generale dell’Ulss 8 Giovanni Pavesi. «Sono trascorsi 20 anni – ha detto la presidente Piera Pozza– e in questo percorso abbiamo trovato la forza per aiutare e per aiutarci. Abbiamo fatto molte conquiste e il Gruppo Mastrotto ha dimostrato grande sensibilità con questa donazione». Un gruppo di guerriere, a cui è arrivato anche il saluto del presidente della Regione Veneto Luca Zaia portato dal sindaco di Montecchio Milena Cecchetto. «In vent’anni sono stati fatti passi avanti importanti – ha ricordato il primo cittadino castellano – nella ricerca, nella strumentazione, nella cura delle pazienti. E nuovi progetti sanitari, primo fra tutti la realizzazione del nuovo ospedale che speriamo possa vedere la luce quanto prima». Il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin ha infine sottolineato l’importanza di una donazione che dalla città del Grifo arriva a servizio di tutto il territorio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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