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Arzignano

Cassetta postale
per gli innamorati
timidi al liceo

I ragazzi del liceo con la cassetta delle lettere d’amore.  MASSIGNAN
I ragazzi del liceo con la cassetta delle lettere d’amore. MASSIGNAN
I ragazzi del liceo con la cassetta delle lettere d’amore.  MASSIGNAN
I ragazzi del liceo con la cassetta delle lettere d’amore. MASSIGNAN

Nell’epoca di WhatsApp, la messaggistica istantanea sul cellulare che polverizza il mistero della passione romantica e il gusto dell’attesa, tra i banchi del liceo torna di moda il batticuore. Da qualche giorno, nelle portinerie dei due ingressi del “Da Vinci” di Arzignano campeggia un curioso scatolone di cartone dove imbucare i “valentini”; quei deliziosi biglietti d’amore e tenerezze scritti a mano, un tempo testimoni di un sentimento sul punto di dichiararsi.

La singolare cassetta postale, ideata dagli studenti del liceo per la festa di San Valentino, intercetta un rinnovato bisogno di emozioni, amore e buoni sentimenti che circolano a scuola. Dove, prima della comunicazione di Internet e dei social network, le cotte e gli innamoramenti vecchia maniera tra compagni erano di casa.

«A scuola si sono corteggiate intere generazioni. Ma nelle classi, nei corridoi, nel piazzale del liceo continuano anche oggi ad avere un peso importante gli innamoramenti e la nascita di relazioni sentimentali tra ragazzi. Anzi, continuano a sbocciare nuovi amori e la crescita dall’inizio di quest’anno scolastico è esponenziale. Ci si frequenta tutti i giorni: è facile che le frecce di Cupido facciano centro e che un compagno di classe possa diventare un potenziale fidanzato - spiega uno dei quattro rappresentanti degli studenti del “Da Vinci”, Pietro Ruffoni, classe 4°B2 - . Così, con la cassetta postale di San Valentino, abbiamo pensato di dare un’opportunità anche ai compagni più timidi che si sentono rassicurati dall’anonimato o a quelli meno sfrontati che sono più disinibiti e sciolti di esprimersi con un biglietto rispetto all’interazione faccia a faccia. Ma anche a quanti vogliono sondare il terreno prima di dichiararsi».

Sono circa un migliaio gli studenti del liceo arzignanese. Già dallo scorso anno più di un centinaio, il 14 febbraio, hanno scelto i nostalgici “valentini” per testimoniare i loro sentimenti.

«Nello scatolone si trova un po’ di tutto: bigliettini a forma di cuore, cartoncini più articolati. Ma per lo più fogli stappati dai quaderni e ripiegati in quattro - racconta Pietro Ruffoni che si dice “per il momento single” -. Ci pensiamo noi, rappresentanti degli studenti, a recapitare ai destinatari, nei prossimi giorni, i biglietti ai compagni. E poi se son rose fioriranno».

I nuovi amori in classe, racconta il rappresentante degli studenti, non sono plateali. Saggia prudenza è non baciarsi, abbracciarsi e magari camuffarsi solo da amiconi. «Nei corridoi vedo piangere di più per un brutto voto che per un amore finito» racconta divertito Ruffoni.

La cassetta per la raccolta dei biglietti di San Valentino è in bella mostra al liceo “Da Vinci” col benestare della dirigente scolastica Eleonora Schiavo. «Ci ho pensato prima di autorizzarla ma i miei alunni sono dei bravi ragazzi - afferma la preside- . Vengono a scuola volentieri. Uno svago contenuto e positivo come questo è una valvola di sfogo della loro gioia di vivere. La reputo un’iniziativa piacevole: non deprezza la nostra scuola che soprattutto non vuole essere solo verifiche, interrogazioni e compiti. Ma vita reale».

Luisa Dissegna

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