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Montecchio

Cacciatori
di fantasmi
nei due castelli

La rocca di Giulietta è stata oggetto della ricerca.  ARCHIVIO
La rocca di Giulietta è stata oggetto della ricerca. ARCHIVIO
La rocca di Giulietta è stata oggetto della ricerca.  ARCHIVIO
La rocca di Giulietta è stata oggetto della ricerca. ARCHIVIO

Ci sono i fantasmi ai castelli di Romeo e Giulietta? La leggenda è sempre esistita a Montecchio e i ragazzi una volta si sfidavano in gare di coraggio per entrare nelle mura e cercare tracce di “presenze” che, a quanto si narrava, popolavano le antiche rocche. I racconti hanno animato l’infanzia di molte generazioni di giovani castellani ma, fino ad oggi, non sono stati trovati riscontri “concreti”.

A mettere un punto fermo sulla questione, con un’indagine scientifica, ci ha pensato l’associazione culturale “Orizzonti Paranormali” che nei mesi scorsi ha eseguito una serie di rilievi ambientali al castello di Bellaguardia e della Villa. Il team di esperti ha raccolto numerosi fotogrammi utilizzando anche un'apparecchiatura sperimentale denominata “Over Line” in grado di evidenziare eventuali anomalie ottiche tangibili nell'ambiente.

Ma sui risultati all’associazione tengono ancora le bocche cucite in vista della divulgazione degli esiti, che saranno illustrati questa sera, con inizio alle 21 al castello di Giulietta, durante l’incontro a ingresso libero dal titolo “Tra leggenda e scienza. I misteri dei Castelli di Giulietta e Romeo” organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione e con il ristorante.

«Le due rocche sono state monitorate per circa 18 ore sempre in orario notturno con lo spegnimento completo delle luci – spiega il presidente di “Orizzonti Paranormali”, Antonio De Bari – ed abbiamo avuto dei riscontri interessanti da un punto di vista fotografico e acustico».

In particolare sono state prese in esame le frequenze di spettro nel campo visibile e non visibile. «È stato monitorato l'ambiente nel campo elettroacustico, magnetico e termico per escludere eventuali agenti e fattori inquinanti artificiali del tutto spiegabili – prosegue il direttore - e che avrebbero potuto compromettere i risultati finali della ricerca».

Sono stati usati anche microfoni particolari per cercare di carpire eventuali anomalie acustiche non udibili dall’orecchio umano e sono state tenute sotto controllo anche possibili attività di carattere cinetico. Insomma un’indagine rigorosa attuata con un approccio sistematico e seguendo dei protocolli specifici.

Durante la serata saranno anche trattati temi di carattere scientifico e parapsicologico, come i processi di elaborazione del cervello, i limiti dei nostri sensi, i concetti di spazio-tempo-materia e il condizionamento mentale.

A causa della complessità degli argomenti viene consigliata la partecipazione di un pubblico adulto.

Antonella Fadda

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