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Una nuova facciata per la chiesa Già iniziati i lavori

Il rendering mostra come sarà la nuova facciata della chiesa. NICOLI
Il rendering mostra come sarà la nuova facciata della chiesa. NICOLI
Il rendering mostra come sarà la nuova facciata della chiesa. NICOLI
Il rendering mostra come sarà la nuova facciata della chiesa. NICOLI

Era il 22 settembre del 1935 quando l’allora Vescovo di Vicenza mons. Ferdinando Ridolfi procedette alla posa della prima pietra e alla benedizione della futura chiesa del SS. Redentore di Altavilla. Un cammino travagliato quello della costruzione dell’edificio religioso di piazza Marconi, che venne inaugurato a dicembre 1938, ancora incompleto e con i muri privi di intonaci, e che poi passò anche le traversie della II Guerra Mondiale. Ora la chiesa del SS. Redentore si rifà la facciata con un intervento di riqualificazione complessiva avviato da qualche mese. Un progetto che ha ridisegnato totalmente l’esistente con l’obiettivo di riportare nella facciata tutti gli elementi caratteristici dell’edificio. La facciata è tuttora coperta dalle impalcature: le opere murarie si concluderanno tra circa un mese e mezzo. Resteranno però da completare le vetrate, per le quali si stanno studiando le cromie in armonia con l’intero edificio. «L’idea della riqualificazione della facciata è della scorsa estate – spiega l’arch. Andrea Peruffo, progettista e direttore lavori – da quando si è affrontata la messa in sicurezza delle vetrate costituite in formelle, perché alcune di queste si stavano staccando. Così si è pensato ad un intervento completo in esterno. Si era staccato anche un po’ di intonaco col passare del tempo ma non era mai stato fatto un progetto di riqualificazione totale». Il costo dell’intervento supera i 100mila euro e l’iter non è stato semplice per le necessarie autorizzazioni della Curia e della Sovrintendenza: sulla chiesa c’è un vincolo monumentale ma il progetto ha ricevuto subito il via libera. «Abbiamo tenuto conto degli elementi esistenti nella facciata – continua l’arch. Peruffo – modificando le vetrate, che saranno 4 nella parte inferiore e 3 nella parte superiore, e con la creazione di un rosone in alto centrale che conterrà una croce. La croce invece che si trovava sulla sommità è in fase di restauro e verrà ricollocata, stiamo valutando dove». «Volevamo non solo fare qualcosa di bello ma che fosse un’esperienza di percorso in bellezza e profondità – spiega don Rosino Giacomin, parroco di Altavilla – all’interno della chiesa qualche anno fa si è inaugurato l’ampliamento e la ristrutturazione dell’abside-presbiterio ma l’esterno era da molto che non veniva toccato. Abbiamo già informato la cittadinanza con il nostro bollettino parrocchiale dei lavori in programma, finanziati dalla parrocchia. Contiamo per questo sulla collaborazione responsabile e serena della comunità perché chiesa va intesa proprio come comunità». «La muratura della facciata era in buone condizioni – conclude l’arch. Peruffo – in questi giorni si sta lavorando anche all’interno dell’edificio per tamponare e ripristinare la nuova collocazione di alcune vetrate. A fine cantiere si procederà alla ritinteggiatura esterna. Anche la copertura in cemento del portale di ingresso verrà restaurata». In attesa di fine lavori, i cittadini hanno potuto visionare il rendering progettuale della chiesa del SS. Redentore, immagine che però potrebbe essere modificata in base alle scelte delle vetrate. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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