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Ubriaco al volante del tir alle 8 del mattino

Il camion fermato al casello di Grisignano dalla polstrada
Il camion fermato al casello di Grisignano dalla polstrada
Il camion fermato al casello di Grisignano dalla polstrada
Il camion fermato al casello di Grisignano dalla polstrada

Era alla guida di un camion da 260 quintali ed era appena uscito dal casello autostradale di Grisignano per imboccare le vie locali. Nulla di strano, se non fosse che stava conducendo l’autocarro con un tasso alcolico in corpo pari a 1,97 grammi per litro di sangue ed erano soltanto le 8.30 del mattino. Un fatto grave per qualunque automobilista, ma ancor più grave per un camionista che per legge deve mettersi alla guida con una soglia alcolica pari a zero. A fermare B.M, cittadino moldavo di 57 anni residente in provincia di Monza, è stata la polizia stradale di Padova, che dopo aver notato il comportamento nervoso dell’autista ha deciso di sottoporlo ad alcoltest, anche perché l’atteggiamento faceva pensare che l’uomo avesse alzato il gomito. Il primo test, eseguito con uno strumento di accertamento qualitativo, ha dato esito positivo con un tasso alcolico di 1,95. A quel punto gli agenti hanno preferito essere più sicuri e hanno sottoposto il camionista alla prova dell’etilometro, che ha dato un livello superiore di alcol, pari a 1,97. Tanto è bastato per indagare in stato di libertà il moldavo in base all’articolo 186 bis del codice della strada, che prevede per i conducenti professionali l’ammenda da 2.000 a 9.000 euro e l’arresto da 8 a 18 mesi. Contemporaneamente i poliziotti hanno provveduto a ritirare la patente al conducente del camion. L’uomo è stato anche sanzionato per violazioni concernenti i sistemi di controllo dell’attività di guida e il mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta. L’autocarro, uno Scania di nazionalità italiana carico di derrate alimentari, è stato affidato ad un incaricato, che ha poi provveduto a portarlo in un luogo idoneo. Un altro particolare piuttosto inquietante è che il camionista risulta noto alle forze dell’ordine per precedenti analoghi, cioè guida in stato di ebbrezza. Significa che altre volte è stato pizzicato alticcio al volante e nonostante questo non ha perso il vizio di bere durante i suoi viaggi di lavoro. L’operazione della polstrada rientra in un più ampio programma di servizi mirati al contrasto delle violazioni di norme comportamentali, con particolare riferimento ai conducenti professionali. A seguito di quanto accaduto a Marostica la sezione di Padova della polizia stradale ha deciso di intensificare i controlli. Controlli che saranno comunque aumentati anche da parte di polstrada e carabinieri di Vicenza e provincia per garantire la sicurezza sulle strade. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

D.D.

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