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«Troppi rischi sulla statale a toppe»

Il tratto di statale sempre molto trafficato. FOTOSERVIZIO COLORFOTOUn’altra zona dove le condizioni dell’asfalto lasciano a desiderareUn tratto dove le auto invadono l’altra corsia per schivare i dissestiIl tratto appena riasfaltato dove ci sono stati due incidenti mortali
Il tratto di statale sempre molto trafficato. FOTOSERVIZIO COLORFOTOUn’altra zona dove le condizioni dell’asfalto lasciano a desiderareUn tratto dove le auto invadono l’altra corsia per schivare i dissestiIl tratto appena riasfaltato dove ci sono stati due incidenti mortali
Il tratto di statale sempre molto trafficato. FOTOSERVIZIO COLORFOTOUn’altra zona dove le condizioni dell’asfalto lasciano a desiderareUn tratto dove le auto invadono l’altra corsia per schivare i dissestiIl tratto appena riasfaltato dove ci sono stati due incidenti mortali
Il tratto di statale sempre molto trafficato. FOTOSERVIZIO COLORFOTOUn’altra zona dove le condizioni dell’asfalto lasciano a desiderareUn tratto dove le auto invadono l’altra corsia per schivare i dissestiIl tratto appena riasfaltato dove ci sono stati due incidenti mortali

Ha scelto un luogo simbolico Anas per iniziare i lavori di manutenzione straordinaria della Statale 53, conosciuta come Postumia. In quel centinaio di metri, ricoperti nei giorni scorsi con un nuovo strato d’asfalto, sono morte due persone, nel solo mese di maggio. Un record per un tratto tra i più pericolosi (e trafficati) della provincia, dove negli ultimi dieci anni si sono verificati una dozzina di incidenti mortali, oltre a svariati altri, più o meno gravi.

Una situazione che ha messo in luce i limiti della Postumia: il fondo stradale dissestato e le scarse misure di sicurezza. Problemi più volte sollevati dagli amministratori locali. Il tratto di competenza di Anas, parte all’altezza di Ospedaletto, al chilometro 4,065, e si conclude all’innesto con la Statale 47, a Cittadella. Il territorio più trafficato è quello di Bolzano Vicentino. «Il manto stradale è un disastro – osserva il sindaco Daniele Galvan – in alcuni punti gli automobilisti invadono le corsie opposte per schivare gli avvallamenti. Per questo i lavori di asfaltatura sono un bene. Ma non sono sufficienti». Galvan punta l’attenzione sulla sicurezza: «Chi percorre quotidianamente quella strada può vedere ogni giorno che i limiti di velocità non vengono rispettati, spesso avvengono sorpassi nonostante la doppia linea continua e c’è anche qualche inversione di marcia, manovra proibita, come nei pressi del casello della Valdastico Nord». Eppure, secondo il sindaco, basterebbero pochi accorgimenti «Ho fatto presente più volte ad Anas che andrebbero installati dei guard rail o dei segnali luminosi, tipo “occhi di gatto”, lungo la doppia linea continua. Anas però non li ritiene interventi necessari».

Per qualche centinaio di metri, la strada attraversa anche Quinto. «La pericolosità della strada è indubbia – dice il sindaco Renzo Segato -. C’è un problema infrastrutturale, legato alle corsie di immissione e agli svincoli che, oggettivamente, offrono scarsa visibilità. Ma è anche una questione di velocità. A volte ci domandiamo se non sia il caso di installare un autovelox nel nostro tratto». Intanto, almeno, si asfalta. Anas ha annunciato rallentamenti fino al 2 luglio, se il tempo si manterrà bello. Gli interventi verranno eseguiti in ore serali e notturne, tra le 19 e le 7. Il progetto è nominato #bastabuche e prevede un investimento di 300 milioni in tutta Italia, di cui 5 in Veneto. Per il tratto vicentino, si prevede una spesa di 710 mila euro. È previsto poi un intervento di circa 860 mila euro relativo al ripristino statico, sostituzione appoggi e giunti, rifacimento cordoli e protezioni.

Andrea Frison

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