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«Triplicate le indennità» È bufera sulla giunta

Il municipio di Bolzano Vicentino.  FOTO D’ARCHIVIO
Il municipio di Bolzano Vicentino. FOTO D’ARCHIVIO
Il municipio di Bolzano Vicentino.  FOTO D’ARCHIVIO
Il municipio di Bolzano Vicentino. FOTO D’ARCHIVIO

Duro botta e risposta a Bolzano Vicentino, tra il sindaco Daniele Galvan e il consigliere di minoranza Gianluigi Feltrin, sulle indennità degli amministrazioni. A metà novembre la giunta ha approvato la delibera che fissa le indennità spettanti a sindaco, vicesindaco e assessori, secondo la normativa vigente e in seguito al rinnovo dell’amministrazione dopo le elezioni dello scorso giugno. Il compenso che ne deriva, valido a decorrere da novembre 2018, è di 2.788,87 euro lordi mensili per il sindaco Daniele Galvan, 1.394,43 euro per il vicesindaco Giovanni Calgaro e 1.254,99 euro per gli assessori Samantha Frigo e Raffaella Dal Sasso, mentre all’assessore Marilisa Pettinà la cifra competente è dimezzata in quanto dipendente pubblico che non ha richiesto aspettativa. «La giunta si è aumentata gli stipendi del trecento per cento - è l’attacco di Gianluigi Feltrin, assessore della giunta Galvan nella precedente amministrazione e oggi alla guida del gruppo di minoranza “Bozano Futura” -. Il sindaco ha raccontato ai cittadini che cinque anni fa le indennità erano state ridotte per contribuire al risanamento delle casse comunali. Da assessore ho chiesto più volte a Galvan di aumentare le indennità, perché le spese di un amministratore sono molte, ma mi è sempre stato detto di no. nella passata amministrazione il sindaco percepiva 1000 euro e gli assessori 375 euro. Sono d’accordo con l’aumento, ma questo livello no, è stata scelta la quota massima». «Le indennità sono in linea con quelle degli altri Comuni perché abbiamo semplicemente applicato la normativa nazionale, che già di suo impone un’ulteriore riduzione del dieci per cento delle indennità - spiega il sindaco Daniele Galvan -. Non dimentichiamo che stiamo parlando di cifre lorde. Ci tengo a precisare che l’indennità è tutto quello che un amministratore percepisce dal Comune, perché finora non non abbiamo finora chiesto rimborsi spesa di nessun genere e non lo faremo in futuro. Inoltre, continuiamo ad utilizzare i telefoni personali anche per le comunicazioni di servizio». «In campagna elettorale la lista del sindaco aveva sbandierato di aver fatto risparmiare ai cittadini 14 mila euro l’anno, così invece verranno a costare 95 mila euro - rincara la dose Feltrin -. Non è giusto, anche perché l’aumento è tutto sulle spalle dei cittadini, visto che le aliquote Irpef sono ancora al massimo e non sono state ritoccate». «Feltrin - commenta Galvan - dimentica che il bilancio di previsione per il 2019 è non ancora stato approvato, e pertanto non può sapere cosa accadrà alle aliquote. Ribadisco quanto detto in campagna elettorale: nei cinque anni precedenti abbiamo faticato per riequilibrare il bilancio e oggi la situazione si sta normalizzando. Vale per la giunta, che può tornare a ricevere l’indennità prevista dalla legge, e vale anche per i cittadini. La nostra intenzione, infatti, è quella di andare a ritoccare la tassazione locale. Un po’ alla volta ci arriveremo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Frison

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