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Caldogno

Sono sparite
nel nulla
tre giovani migranti

L’ingresso dell’hotel Marco Polo che ospita i profughi. ARCHIVIO
L’ingresso dell’hotel Marco Polo che ospita i profughi. ARCHIVIO
L’ingresso dell’hotel Marco Polo che ospita i profughi. ARCHIVIO
L’ingresso dell’hotel Marco Polo che ospita i profughi. ARCHIVIO

Da richiedenti asilo, accolte con la garanzia di vitto, alloggio e assistenza medico e legale, a clandestine pronte ad ingrossare le fila del popolo degli “invisibili”.

Sono sparite nei giorni scorsi, senza lasciare traccia, rinunciando ad un alloggio, ai pasti quotidiani, a vestiario, pocket money e alla possibilità di imparare la lingua italiana e un mestiere.

Alla possibilità, concreta, di costruirsi un futuro migliore, hanno preferito, o sono state costrette all’incertezza.

Sono tre le richiedenti asilo africane che, nelle ultime settimane, non hanno più fatto rientro all'hotel “Marco Polo” di Caldogno dov'erano ospitate dallo scorso 7 luglio.

Si tratta di tre ragazze giovanissime, tra i 18 e i 22 anni, due nigeriane e un’eritrea, che hanno abbandonato la sicurezza dell’alloggio messo a disposizione dalla Cooperativa che le ha accolte, per intraprendere un’altra strada.

Quale si può solo immaginare, così come non è facile intuire se sia una decisione presa autonomamente o se siano state in qualche modo costrette, o ingannate, con il miraggio di una vita migliore.

Ingresso in un altro Paese, del Nord Europa, prostituzione, ipotesi a cui è legittimo pensare, vista la loro giovane età, o chissà cos’altro.

La scomparsa delle tre donne è stata ufficializzata proprio dalla cooperativa “Con Te”, che gestisce l’accoglienza nella struttura di via Roma, attraverso una nota inviata al sindaco di Caldogno Nicola Ferronato.

«Fin dall’arrivo delle profughe ci siamo posti l’obiettivo di monitorare costantemente le presenze nell’albergo, al fine di controllare i movimenti delle ospiti e verificare eventuali irregolarità, proprio per garantire una situazione di sicurezza e di serenità per tutti», spiega il primo cittadino.

Oltre alla sparizione delle tre giovani, diverse altre ragazze sono state trasferite in altre strutture, sia per ricongiungersi con un familiare, in genere il marito, ospitato altrove, sia per motivi medici: due delle giovani africane che erano giunte a Caldogno erano infatti in avanzata gravidanza.

Sono intanto arrivati i provvedimenti disposti dalla Prefettura nei confronti del gruppetto di richiedenti asilo che, a metà luglio, era stato protagonista di un’accesa discussione all’interno dell’hotel a tre stelle, con urla e inseguimenti per le scale, documentati dai telefonini di alcuni residenti.

Per cinque di loro è stata applicata la misura della diffida, la prima delle sanzioni previste in caso di violazione della legge o delle norme previste dalla struttura ospitante.

Giulia Armeni

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