Un boato ha squarciato la notte, l'esplosione ha distrutto il bancomat, danneggiando addirittura le pareti e il controsoffitto. Ma la cassaforte dello sportello installato nella filiale di Bolzano Vicentino della Banca San Giorgio Quinto Valle Agno ha resistito all'assalto dei ladri. L'istituto bancario, al civico 6 di via Brenta, è stato colpito in piena notte: poco prima delle tre e mezza di ieri i malviventi hanno deciso di entrare in azione tentando il colpo all'erogatore di banconote. Delle indagini si stanno occupando gli uomini del nucleo investigativo del Comando provinciale di Vicenza, all'opera con la collaborazione del nucleo operativo della Compagnia di Thiene. Fortunatamente la deflagrazione ha danneggiato solo superficialmente la cassaforte che conteneva le banconote, impedendo ai ladri di poter mettere le mani sul bottino. Il boato ha destato dal sonno diversi cittadini che a quell'ora stavano dormendo profondamente: uno di questi ha immediatamente allertato i carabinieri telefonando al 112. Nonostante il tempestivo intervento dei militari, i malviventi hanno avuto il tempo necessario per darsela a gambe, senza refurtiva. Secondo gli uomini dell'Arma, che attualmente stanno procedendo con le indagini sull'assalto, la banda sarebbe composta da tre o quattro persone. Attualmente i danni alla filale sono in fase di quantificazione da parte del personale della banca.
«L’esplosivo non ha aperto la cassaforte, ma ha distrutto completamente il resto del bancomat. Il costo di una macchina del genere, nuova, è almeno di 60-70 mila euro. Aspettiamo le valutazioni del perito, anche perché l’esplosione ha danneggiato il controsoffitto e le pareti». Ilario Cecchetto è il vicedirettore della filiale di Bolzano Vicentino della Banca di San Giorgio-Quinto-Valle Agno. Alle 3.30 di ieri mattina era già di fronte al bancomat fatto saltare da ignoti. «Non potevano che utilizzare l’esplosivo – racconta -. Questo bancomat ha un sistema di sicurezza in caso si tentasse di farlo saltare con il gas: si tratta di un sensore che sprigiona una scintilla che brucia il gas prima che questo faccia in tempo ad accumularsi».
Cecchetto è vicedirettore della filiale dal 2013, un anno dopo il rinnovo della sede, avvenuto nel 2012. «È la prima volta che ci capita una cosa del genere. Per fortuna». Ad allertare le forze dell’ordine sono stati i residenti dell’edificio che ospita la banca, svegliati dalla forte detonazione. «Le telecamere ci mostrano due persone all’opera per far saltare il bancomat – prosegue Cecchetto -, ma alcuni residenti assicurano di averne viste almeno quattro, se non addirittura sei, tutte con il volto coperto. Il bancomat è attivo 24 ore su 24, per accedervi basta strisicare una banda magnetica nella serratura. Purtroppo è un semplice meccanismo elettronico, non viene tracciata la tessera magnetica utilizzata per aprirlo. Hanno inseito l’esplosivo nella bocchetta di erogazione delle banconote, vi hanno collegato dei cavi elettrici e lo hanno fatto saltare dall’esterno. Poi con un piede di porco hanno forzato la porta a vetri che conduce all’interno della filiale per verificare che la cassaforte si fosse aperta. Fortunatamente, l’esplosivo ha solo danneggiato un cardine».