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Cosatabissara

Rondò del Botteghino
C'è il finanziamento
Cantiere in primavera

Si farà la rotatoria all'ostico incrocio del Botteghino
La grande rotatoria del Botteghino così come è stata concepita dai suoi progettisti
La grande rotatoria del Botteghino così come è stata concepita dai suoi progettisti
La grande rotatoria del Botteghino così come è stata concepita dai suoi progettisti
La grande rotatoria del Botteghino così come è stata concepita dai suoi progettisti

COSTABISSARA. C'è un progetto, c'è una data presunta d'inizio lavori (primavera 2018) e, soprattutto, c'è il denaro necessario all'investimento. Gli ingredienti per la buona riuscita di un intervento tra i più attesi nell'intera viabilità vicentina – la rotatoria all'ostico incrocio del Botteghino in territorio di Costabissara- ci sono tutti e sono stati sapientemente uniti nella convenzione siglata ieri mattina a palazzo Nievo dal presidente della Provincia Achille Variati e dal patron dei supermercati che portano il suo nome Anerio Tosano, finanziatore dell'opera. E anche se, come ammette l'assessore regionale Elisa De Berti, «non è bello che il privato debba sostituirsi al pubblico», il rondò, finalmente, si farà. Trent'anni dopo la presa di coscienza della criticità dello snodo e a dieci dall'avvio di un iter burocratico complesso e a tratti kafkiano, il disegno della rotonda “a fagiolo”, che si candida a divenire la più grande a livello provinciale incrociando ben sei strade, è stato condiviso da tutte le parti in causa, Regione e amministrazione bissarese compresi. «È una giornata importante non solo per Costabissara ma per l'intera mobilità vicentina -sottolinea Variati- il Botteghino è il collegamento strategico all'Alto Vicentino, una delle aree più industrializzate del Veneto». A sbloccare l'impasse un accordo del pubblico con la società di grande distribuzione alimentare di Cerea, che si farà carico dei costi del rondò per 1 milione 140 mila euro (la Regione coprirà quelli degli espropri per 600 mila euro) per poter poi aprire il nuovo supermercato già costruito e parzialmente vincolato proprio alla rimodulazione della viabilità. Una risoluzione attesa per mettere in sicurezza il punto di congiunzione tra la s.p 46 del Pasubio, la 349, viale Pasubio, via Preazzi e via Rovereto dove transitano mediamente 27 mila veicoli al giorno. Nella lunga storia dell'incrocio sono stati numerosi, decine, gli incidenti anche mortali, come quello avvenuto nel giugno 2014 in cui perse la vita Domenico Paolo Lora. «Pur non essendo di competenza comunale, ci siamo sempre accollati questo problema – ricorda il sindaco di Costabissara Maria Cristina Franco, assieme al suo vice Giovanni Maria Forte- finanziando a suo tempo il primo progetto». E così, prima che scadessero, lo scorso marzo, gli espropri di una trentina di lotti interessati dai futuri cantieri, in soccorso del pubblico è giunto Anerio Tosano, che da più di dieci anni tenta di aprire un ipermercato da 6 mila metri quadrati di superficie di vendita. E che, dopo una lunga trafila prima negli uffici comunali e regionali e poi, per competenza, in quelli provinciali, è riuscito a chiudere il cerchio: «Il nostro obiettivo è riuscire ad inaugurare il punto vendita l'anno prossimo, in questo periodo», spiega. Una previsione di gran lunga inferiore rispetto ai 24 mesi concessi, dall'approvazione del progetto esecutivo, per la realizzazione del grande anello a due zone che racchiuderà al suo interno anche alcune attività e negozi esistenti. 

Giulia Armeni

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