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Ricorsi per il T-Red
Il Comune paga
trecentomila euro

Dopo i ricorsi contro il T-Red il Comune di Altavilla si ritrova 300 mila euro da pagare. FOTO D’ARCHIVIO
Dopo i ricorsi contro il T-Red il Comune di Altavilla si ritrova 300 mila euro da pagare. FOTO D’ARCHIVIO
Dopo i ricorsi contro il T-Red il Comune di Altavilla si ritrova 300 mila euro da pagare. FOTO D’ARCHIVIO
Dopo i ricorsi contro il T-Red il Comune di Altavilla si ritrova 300 mila euro da pagare. FOTO D’ARCHIVIO

La vicenda “multavilla” torna a pesare sulle casse comunali. Perchè ora l’Amministrazione di Altavilla dovrà versare alla Ci.Ti.Esse srl di Como, che aveva installato i tre impianti T-red ai semafori lungo la regionale 11 a Tavernelle, i circa 315mila euro relativi alla quota di 30 euro per ogni infrazione elevata con passaggio del rosso.

Sulla sentenza del tribunale civile, maggio 2016, che obbligava a risarcire la Ci.Ti.Esse, il Comune, affidandosi ad un legale, aveva presentato ricorso. Ma la Corte d’Appello, in attesa dell’udienza fissata l’8 novembre 2018, ha intanto rigettato l’istanza dell’Amministrazione di sospensiva sul pagamento. Che in pratica viene richiesto subito, senza per questo precludere l’esito del ricorso che sarà discusso tra oltre un anno.

«Credo che il giudice non abbia colto completamente il senso della vicenda – dice il sindaco Claudio Catagini – costringendoci a pagare subito gli oltre 315mila euro, anche se la sentenza definitiva sarà nel 2018. Poi i soldi, se saranno riconosciute le ragioni del Comune, ci verranno restituiti. Ma chi mi garantisce che tra oltre un anno la Ci.Ti.Esse sarà in grado di ripagarci? Che la società esisterà ancora o non sarà chiusa o fallita? Mi sembra davvero una decisione incomprensibile». Ma tant’è. E il problema per l’Amministrazione ora è di trovare gli oltre 300mila euro, che nelle casse comunali non ci sono.

«Sono fortemente preoccupato – continua il sindaco – come giunta abbiamo già approvato una delibera che impedisce la pignorabilità delle risorse attualmente in cassa, circa 90mila euro, destinati al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali e alle spese di acqua, luce e gas. Ma corriamo il rischio che la Ci.Ti.Esse chieda il pignoramento dei beni. Per questo abbiamo attivato il nostro legale, per chiedere al giudice una dilazione del pagamento, con rateizzazione di quanto dovuto, e comunque un incontro con la Ci.Ti.Esse. Quello che mi fa arrabbiare è che abbiamo ereditato questa vicenda per l'incapacità dell'Amministrazione Petucco, che con la Ci.Ti.Esse ha firmato un contratto assurdo per cui su ogni multa elevata, anche se non riscossa, gli era dovuta una quota di 30 euro. E ora tocca a noi pagare le somme, avvocati e spese legali. Abbiamo cercato di fare tutti i passaggi istituzionali possibili per non far ricadere il debito sulla testa dei cittadini. Ci siamo aggrappati a tutto e tutti per risolvere il problema. Che non abbiamo creato noi».

Era stata proprio l’Amministrazione Petucco nel 2008 a promuovere la causa contro la Ci.Ti.Esse a cui spettavano, da contratto, 30 euro per ogni infrazione elevata relativa al passaggio del rosso. Il Comune aveva chiesto al tribunale di annullare il contratto firmato nel 2006, perché viziato in origine dal fatto che l'attività contestata, ovvero il rilevamento delle infrazioni, doveva essere compiuta dalla polizia locale e non dal privato, e domandava quindi la restituzione di quanto già versato.

La sentenza però, a maggio dello scorso anno, ha dato ragione alla Ci.Ti.Esse obbligando l’amministrazione comunale a versare quanto ancora dovuto.

Luisa Nicoli

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