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Restituito al proprietario portafoglio con 400 euro

Loris Pilan sorride dopo aver restituito il portafogli. FRISON
Loris Pilan sorride dopo aver restituito il portafogli. FRISON
Loris Pilan sorride dopo aver restituito il portafogli. FRISON
Loris Pilan sorride dopo aver restituito il portafogli. FRISON

Trovano un portafoglio per terra con quasi 400 euro in contanti e con due click in rete risalgono al proprietario. L’episodio ha avuto per protagonisti due pensionati di Lerino, Loris Pilan e la moglie Silvana Pasquale, che grazie a Facebook sono riusciti a rintracciare e contattare il proprietario del denaro, riconsegnandogli il tutto. «Il giorno di Pasquetta abbiamo visitato Arquà Petrarca – racconta l’uomo, 59 anni -. Ho trovato il portafoglio vicino alla mia auto parcheggiata. Oltre ai soldi, conteneva patente, carte di credito, bancomat e un curioso ferro di cavallo dorato nel portamonete. Ne ho parlato con mia moglie durante il viaggio di ritorno. Pensavamo di portarlo dai Carabinieri, a Camisano, ma tornati a casa, nostra figlia Anna ha pensato di controllare su Facebook». Il social network, finito nell’occhio del ciclone per l’utilizzo dei dati personali degli iscritti, in questo caso si è rivelato uno strumento utile. «Il portafoglio conteneva la patente del proprietario, Claudio Caiola di Mantova – racconta Pilan -. Nostra figlia ha individuato un profilo con lo stesso nome che aveva da poco pubblicato alcune foto di Arquà Petrarca, scattate nello stesso giorno della nostra visita». L’uomo è stato contattato, sempre attraverso Facebook, e in serata ha raggiunto Lerino per recuperare il portafoglio. «Quando è arrivato ho voluto verificare che fosse davvero lui e non un omonimo che voleva fare il furbo – riferisce Pilan -. Così gli ho chiesto cosa conteneva il portamonete, e lui mi ha risposto subito: “un ferro di cavallo dorato”. Non c’erano dubbi, era davvero suo. Era felicissimo di averlo recuperato». Quella stessa sera, più tardi, Caiola ha scritto un sentito messaggio di ringraziamento, spedendolo alla figlia, sempre tramite Facebook, ma rivolto ai genitori. «Ci ha fatto davvero piacere, è stata la miglior ricompensa – racconta Pilan -. Confesso che trovando una cifra del genere, il pensiero di tenerseli viene. Però l’onestà dà più soddisfazione. Anche perché chi aveva smarrito i soldi, di questi tempi, poteva averne davvero bisogno». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.FR.

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