«Mary torna indietro e sveglia tutti, c'è un incendio!». Duskica abita a fianco del civico 73. Le sue finestre si affacciano sull'appartamento andato in fiamme e se non ci fossero state lei e una ragazza di prima superiore che abita nella palazzina di via Cividale, forse l'incendio avrebbe provocato qualche ferito grave, se non peggio. «Erano quasi le 7 quando ho visto le fiamme – racconta la donna quando il pericolo è passato ma ancora tremante per l'emozione -. Sono immediatamente corsa fuori per lanciare l'allarme quando ho visto Mary che usciva per andare a scuola. Allora l'ho chiamata e gridandole di svegliare tutti. Mary si è subito voltata per tornare indietro e ha iniziato a suonare tutti i campanelli». Alle 9.30 l'incendio era stato domato, i Vigili del Fuoco stavano liberando gli appartamenti da mobili e vestiario incenerito per mettere le abitazioni in sicurezza e cercare di capirci qualcosa sull'origine di un incendio che pare non avere origine dolosa. Le fiamme sarebbero partite da una stanza al primo piano che conteneva pile di vestiti e una branda, come confermano gli inquilini. «Ma in quella stanza non ci dorme nessuno», e alla domanda se usassero stufe elettriche per scaldarsi la risposte è stata «No, abbiamo sempre usato il riscaldamento». Si è invece trovata l'appartamento inagibile una donna dell'est, che avrebbe dovuto trasferirsi in un'abitazione del primo piano. «Avevo già portato i mobili ma non ero ancora dentro, mi è andata bene». • © RIPRODUZIONE RISERVATA