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Radon, si va a caccia di case per i test

Un tecnico in azione mentre misura i livelli di radon presenti in un locale interrato. FOTO D’ARCHIVIO
Un tecnico in azione mentre misura i livelli di radon presenti in un locale interrato. FOTO D’ARCHIVIO
Un tecnico in azione mentre misura i livelli di radon presenti in un locale interrato. FOTO D’ARCHIVIO
Un tecnico in azione mentre misura i livelli di radon presenti in un locale interrato. FOTO D’ARCHIVIO

Diciassette punti di rilevazione del gas radon sul territorio. In particolare nelle frazioni collinari. Partirà a breve ad Arcugnano, per volontà dell’Amministrazione e in particolare del sindaco Paolo Pellizzari, in collaborazione con Arpav, un monitoraggio complessivo sulla presenza del gas naturale, inodore e incolore, prodotto da suole e rocce, considerato un inquinante, che in atmosfera tende a diluirsi ma che in un ambiente confinato come un edificio si accumula a livello della pavimentazione. A febbraio di quest’anno il Comune aveva dovuto affrontare il problema di una rilevazione piuttosto alta di radon alle scuole elementari Lioy a Lapio, con una concentrazione al di sotto del limite di riferimento previsto, fissato in 500 bq al metro cubo, ma comunque vicina alla soglia di attenzione. «Al plesso di Lapio il problema si è risolto, i valori sono ampiamente sotto i parametri – precisa il sindaco Pellizzari - anche se continuiamo a monitorare la situazione. Questo però ci ha fatto pensare che fosse necessaria una valutazione su tutto il territorio per la salute dei nostri cittadini». Così dopo l’intervento alle elementari Lioy, dove sono stati installati due grandi aeratori nei locali della scuola per assicurare un totale ricambio dell’aria e bonificare così gli ambienti, il Comune ha acquistato i misuratori necessari a procedere al monitoraggio sul territorio, gestito dall'Arpav, investendo circa un paio di migliaia di euro. I 17 punti previsti di installazione dei “dosimetri” nelle zone nord-ovest e sud-est del territorio sono così suddivisi: 3 a Perarolo, 4 ad Arcugnano capoluogo, 4 a Lapio, 3 in località Soghe e 3 a Villabalzana. L’Amministrazione ha quindi lanciato un avviso per individuare utenze private o attività di queste frazioni che siano disponibili a posizionare sulla proprietà un misuratore: i dosimetri vanno collocati in garage e cantine «perché il radon sale dal terreno e satura gli ambienti creando problemi – spiega il sindaco – l’unica soluzione è quella di areare i locali e favorire il ricambio d’aria. Anch’io ho dato la disponibilità ad avere un misuratore in casa ma sarà l’Arpav a decidere quali utenze e quindi quali siti saranno più idonei per raccogliere le misurazioni». I rilievi vengono realizzati su base annua, con step di misurazioni di sei mesi. «Nessuno si deve allarmare – spiega Pellizzari – ma così avremo il quadro complessivo della presenza del gas radon sul territorio, nelle zone rocciose e collinari. E soprattutto una rilevazione indicativa. Visto che abbiamo capito che la presenza del gas sul nostro territorio in alcune zone c’è. Adesso dovremo aspettare di raccogliere la disponibilità dei cittadini ad ospitare i misuratori, si tratta di uno strumento di piccole dimensioni, e poi potremo partire con il monitoraggio». Le adesioni si ricevono all’ufficio ambiente. Sette anni fa l’Arpav aveva avviato un monitoraggio di controllo sulle rilevazioni di gas radon nelle scuole. E già allora alle elementari Lioy era stato rilevato uno sforamento dei limiti oltre la soglia prevista che aveva richiesto una prima bonifica. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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