<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Pizza in cambio di sangue, offre la Fidas

Carmela Acampora, titolare della pizzeria che ha aderito all’iniziativa, e a destra la presidente Fidas. R.D.S.
Carmela Acampora, titolare della pizzeria che ha aderito all’iniziativa, e a destra la presidente Fidas. R.D.S.
Carmela Acampora, titolare della pizzeria che ha aderito all’iniziativa, e a destra la presidente Fidas. R.D.S.
Carmela Acampora, titolare della pizzeria che ha aderito all’iniziativa, e a destra la presidente Fidas. R.D.S.

Pizza, birra e laccio emostatico. E se l’immagine può sembrare inquietante l’alternativa può essere una più rassicurante pizza, birra e Cupido. Di fatto, tutti gli ingredienti hanno un senso grazie all’iniziativa della Fidas di Quinto Vicentino. Una bella e originale idea che sfrutta la giornata di San Valentino in maniera intelligente.

Fidanzati e coppie di sposi, che si recheranno al centro trasfusionale di Vicenza per eseguire una donazione, riceveranno in omaggio un buono da 25 euro spendibile in una pizzeria di Quinto entro il 31 marzo.

Insomma come dare un senso ad una festa spesso presa di mira perché ritenuta prettamente commerciale e che poco ha a che fare con l’amore.

Gli accompagnatori sono i volontari del direttivo locale, a disposizione per qualsiasi informazione. Si dona in coppia, plasma o sangue intero, proprio nella giornata di martedì 14 febbraio, cioè oggi. «Nell’approssimarsi di alcune ricorrenze speciali come San Valentino, la Festa della donna e quella del Papà, lanciamo l’appello per un gesto generoso – spiega il presidente Fidas di Quinto, Mariuccia Gasparotto - Il ringraziamento si esprime attraverso un omaggio. Fidas percepisce dei rimborsi rapportati al numero degli iscritti e alle donazioni, perciò può disporre di fondi utili a sostenere la promozione, le piccole spese, l’acquisto di gadget, di medaglie per le premiazioni».

L’idea dei buoni omaggio ha quindi incontrato la disponibilità di una pizzeria locale; Carmela Acampora, legata da amicizia con il direttivo, la offre in analoghe iniziative anche a gruppi sportivi.

«Credo molto nell’attività della Fidas e ho deciso di appoggiarla perché il buono è più efficace di un logo stampato. Sarà consegnato nelle mani di coppie di fidanzati o coniugi con i quali creerò un legame quando verranno a usufruire del proprio omaggio. Di solito prenotano con una telefonata e già s’instaura il dialogo. Ci sembra un bel gesto che ha un significato importante e che dà soprattutto un significato diverso alla festa di San Valentino».

Acampora gestisce la pizzeria da titolare con i suoi genitori che hanno avviato l’attività nel 1976. L’insegna esposta ricorda proprio la storia d’amore di mamma e papà: un cuore con al centro il golfo di Napoli tratto da una cartolina ancora conservata su cui il padre, in servizio di leva, scriveva alla propria innamorata che poi avrebbe chiesto in sposa.

«Sono molto impegnata con il lavoro – confessa Acampora - nei miei progetti futuri ho inserito però quello di diventare donatrice di sangue. Vediamo se riesco a realizzarlo. Mi piacerebbe molto comunque».

Raffaella Dal Sasso

Suggerimenti