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Creazzo

“Pane sospeso”
La solidarietà
è alla napoletana

A Creazzo arriva il “pane sospeso”
A Creazzo arriva il “pane sospeso”
A Creazzo arriva il “pane sospeso”
A Creazzo arriva il “pane sospeso”

CREAZZO. A Creazzo il “pane sospeso” combatte la crisi. Ricalca l’idea del “caffè sospeso”, l’iniziativa che c’è nei bar di Napoli dove il cliente paga due caffè consumandone uno e destinando l'altro a chi verrà dopo e che non può permettersi di pagarlo, e sarà attivo nei panifici del paese che aderiranno al progetto.

In sostanza quando le persone andranno dal fornaio per acquistare, ad esempio, un chilo di pane potranno acquistare in più e lasciarlo appunto “sospeso”, a disposizione di chi ha necessità.

La proposta è stata presentata recentemente in Consiglio comunale, con una mozione, dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Bosco, ed approvata con le astensioni dei consiglieri di opposizione Loretta Zanetti e Francesco Maria Iposi di “Idea Comune Creazzo” e Veronica Rigoni di “Creazzo nel cuore”.

«Il “pane sospeso” – ha detto Bosco - eviterebbe quel senso di disagio, e senz'altro di imbarazzo, che inevitabilmente avverte chi sta davanti ai classici luoghi "di carità", conservando così quel senso di dignità che ogni cittadino ha il diritto di avere».

Il Comune si impegnerà, fra le altre cose, a raccogliere le adesioni delle panetterie che intendano appoggiare l'iniziativa, ed anche a pubblicizzare sul sito del Comune l'elenco delle rivendite aderenti. I negozi interessanti dovranno, a loro volta, assicurare discrezione e delicatezza nell’adempiere al compito di fungere da tramite tra donante e donatore e saranno individuate le associazioni di volontariato che si faranno carico del ritiro del pane. Il pane, quindi, verrà aggiunto alle consegne abituali che vengono effettuate periodicamente. Verranno pure coinvolte le scuole con l’obiettivo di diffondere i valori di solidarietà e l'assistenza ai meno fortunati, impegnando i studenti a sviluppare un logo idoneo a pubblicizzare la proposta.

Come ha poi specificato l’assessore ai servizi sociali, Carmela Maresca, la mozione era già stata presentata alcune settimane fa, sempre in Consiglio, ed è stata successivamente modificata, in accordo con Bosco. «Il progetto prevede il coinvolgimento delle associazioni del territorio, che già normalmente si occupano di aiutare le famiglie in difficoltà, nell' attività di raccolta nei panifici – ha spiegato -. Saranno quindi i gruppi di volontariato a ritirare il pane offerto per poi curarne, a loro volta, la distribuzione». Maresca ha inoltre affermato che questo tipo di soluzione appare più tutelante della riservatezza delle famiglie bisognose e che, naturalmente, sono ritrose a mostrare in pubblico le proprie difficoltà economiche. «In contemporanea solleva anche i panettieri dal compito di individuare in qualche modo le persone in situazioni di necessità – ha concluso -. Le modifiche introdotte mirano a far sì che tale iniziativa possa riuscire al meglio nei suoi intenti solidaristici».

Antonella Fadda

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