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Nuovo asilo a Marola
«Ora è una necessità»

Comune ed Ipab concordi sulla necessità di un nuovo asilo. ARCHIVIO
Comune ed Ipab concordi sulla necessità di un nuovo asilo. ARCHIVIO
Comune ed Ipab concordi sulla necessità di un nuovo asilo. ARCHIVIO
Comune ed Ipab concordi sulla necessità di un nuovo asilo. ARCHIVIO

Terreno edificabile in cambio di un nuovo asilo a Marola. Il consiglio di amministrazione dell’Ipab che gestisce la scuola dell’infanzia “Monumento ai caduti” accoglie con favore la proposta dall’amministrazione comunale. «La aspettiamo da vent’anni – afferma il presidente dell’Ipab Antonio Carampin -. La struttura che oggi ospita la scuola dell’infanzia e il nido integrato esisteva già nel 1930, quando è stata donata al Comune per realizzare l’asilo, poi attivato nel 1942. Appoggiamo in pieno l’iniziativa e speriamo possa aver seguito il prima possibile».

«Il piano degli interventi verrà adottato con il consiglio comunale del 5 luglio – annuncia il sindaco Ernesto Ferretto -. Poi si potrà pubblicare la manifestazione d’interesse e chi vuole acquistare l’area potrà farsi avanti». L’area si trova a Marola, tra via Marconi e via Dal Ponte: 21 mila metri quadrati, valore stimato circa 2 milioni. «Non chiederemo in cambio soldi – precisa il sindaco -, ma la sistemazione dell’asilo, del campo da calcio di Marola e del campo sportivo di Lerino». Ma la contropartita più attesa riguarda la scuola dell’infanzia. «Bisogna rendere gli ambienti adeguati alla qualità dell’offerta formativa», ribadisce Carampin. Oggi l’asilo accoglie 70 bambini, compresi i 13 che frequentano il nido integrato, cinque insegnanti e una cuoca.

«Oltre alle normali attività, proponiamo laboratori di musica, inglese, cucina, nuoto e yoga – spiega Lorenza Furlan, coordinatrice delle insegnanti -. Offriamo laboratori di pre-calcolo e di pre-scrittura. I riscontri dalle elementari sono ottimi».

«Sono iniziative che abbiamo potuto sostenere economicamente grazie alle iniziative del comitato genitori – prosegue Carampin -. È difficile mandare avanti un Ipab come il nostro. In due anni siamo riusciti a rientrare di un debito di 60 mila euro tagliando alcune spese, senza alzare le rette e mantenendo il servizio del trasporto scolastico. Ora, però, è urgente rinnovare gli ambienti». Sulla stessa linea il comitato genitori: «È una questione di diritti dei bambini di oggi e di domani», afferma il presidente Federico Bortolaso. A.FR.

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