<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Nuove analisi sulla Vadastico sud»

Inizierà il 7 febbraio il processo per i rifiuti sotto l’autostrada
Inizierà il 7 febbraio il processo per i rifiuti sotto l’autostrada
Inizierà il 7 febbraio il processo per i rifiuti sotto l’autostrada
Inizierà il 7 febbraio il processo per i rifiuti sotto l’autostrada

Riunione a porte chiuse in municipio a Montegaldella, con i comuni della tratta Valdastico Sud, da Longare a Noventa Vicentina, il cui territorio è al centro del processo in corso per gli sversamenti industriali sotto il manto autostradale. Dei dieci comuni coinvolti solo Alonte e Augliaro erano assenti alla riunioneche si è svolta la settimana scorsa.

Si tratta del secondo incontro promosso dall’Amministrazione di Montegaldella, ammessa come parte lesa al processo che vedrà la nuova udienza a Vicenza il 7 febbraio prossimo, per “informare e coinvolgere i territori lambiti dal tracciato autostradale”, ha spiegato il primo cittadino, Paolo Dainese. Territori ove negli anni scorsi si sono tenuti carotaggi e analisi del terreno, evidenziando percolati con valori di pericolosità, diventati capi di accusa per le aziende costruttrici ora sul banco degli imputati, che hanno fatto parlare di “terra dei fuochi” vicentina. «Questione scottante –commenta Dainese- che vede territori e cittadini potenzialmente esposti a rischi per la salute pubblica. Ragion per cui come garanti e tutori del cittadino non potevamo sottrarci alle responsabilità che abbiamo di fronte alla storia presente e futura». Parole quelle del sindaco che ha dato mandato all’avvocato Alessandro Moscatelli di rappresentare Montegaldella nel processo, che fa presagire scenari cupi per la salute delle centinaia di persone che abitano lungo il tracciato.

«È prematuro parlare di conseguenze –ha ribadito il sindaco ai colleghi convocati-, ma le analisi portate dall’Arpav in sede processuale, dimostrano preoccupanti alterazioni. Il che lascia presagire un inquinamento di acqua e suolo». Ai sindaci presenti è stato consegnato il carteggio prodotto da Montegaldella e depositato nel Tribunale di Vicenza: «Due gli obiettivi – aggiunge Dainese- che ci siamo prefissi convocando i dieci comuni. Il primo, informarli sulla posizione offrendo loro dati certi. Per ultimo, cercare di rafforzare il consenso acquisendo nuove adesioni, sempre che poi il giudice voglia ammetterli al processo». In pratica, c’è la preoccupazione morale e fisica di ciò che potrebbe accadere nella periferia dell’autostrada, e l’esigenza di avere nuove analisi sul territorio.

«Le analisi portate come prova – ribadisce il sindaco-, fanno riferimento a tre anni orsono. Noi chiediamo invece che siano aggiornate con nuovi prelievi per valutarne l’entità e lo sviluppo». «Ho riscontrato molta attenzione da parte dei colleghi presenti. Ora che abbiamo consegnato loro gli atti, attendiamo di conoscere la loro posizione e disponibilità che verrà resa manifesta in una imminente riunione. Quello che per noi è già un buon risultato –conclude Dainese- è l’aver aperto la discussione su un problema cocente che tange tutti, evitando di nascondere la testa sotto la sabbia, o meglio le scorie in questo caso, come è stato fatto per anni».

Antonio Gregolin

Suggerimenti