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Miracolato nell’auto investita da un albero

Il ramo dell’albero finito dentro l’abitacolo dell’auto dove si trovava un uomo rimasto illeso. DELLAIL’auto colpita da un albero sradicato dal vento a Molvena
Il ramo dell’albero finito dentro l’abitacolo dell’auto dove si trovava un uomo rimasto illeso. DELLAIL’auto colpita da un albero sradicato dal vento a Molvena
Il ramo dell’albero finito dentro l’abitacolo dell’auto dove si trovava un uomo rimasto illeso. DELLAIL’auto colpita da un albero sradicato dal vento a Molvena
Il ramo dell’albero finito dentro l’abitacolo dell’auto dove si trovava un uomo rimasto illeso. DELLAIL’auto colpita da un albero sradicato dal vento a Molvena

Momenti di paura ieri per gli effetti di un improvviso temporale che si è abbattuto fra Sandrigo e Marostica con forti raffiche di vento e grandinate.

Il fatto più grave si è verificato poco dopo le 17 in villa Sesso Schiavo a Sandrigo, dove un sessantenne è stato letteralmente miracolato, riuscendo a cavarsela con pochi graffi malgrado la caduta sulla sua Volvo V 40 di un grosso ramo di una pianta centenaria, presso la quale aveva parcheggiato la sua automobile. Il sessantenne si trovava nella dimora antica insieme al figlio ed alla prossima nuora per visitare gli ambienti in vista di un possibile servizio fotografico dopo la celebrazione del matrimonio.

Una visita che ha avuto un esito inaspettato, a causa dell’acquazzone, trasformatosi presto in una vera e propria bomba d’acqua, che ha colpito Sandrigo dalle 17 alle 17.45, accompagnato da un vento fortissimo che spirava provenendo da sud. A farne le spese c’è stata anche la bellissima sofora di 150 anni che abbellisce l’entrata carrabile della villa, fornendo una sorta di benvenuto ai visitatori. Ma proprio su quella pianta ultracentenaria si è abbattuta con particolare violenza la forza del vento, che ha staccato un grosso ramo della pianta proprio quando il sessantenne si era rifugiato nella macchina parcheggiata lì sotto. Immediati i soccorsi e la chiamata al 118 dei congiunti e dei proprietari, i signori Nardone, oltre che degli ospiti dell’antica dimora dei conti Sesso, una delle più belle ville del circondario, che in quel momento stava organizzando un mercatino, anche quello colpito dalla violenza degli eventi meteorologici.

In breve hanno raggiunto la villa i sanitari della Suem, una pattuglia della vicina stazione dei carabinieri ed una squadra dei vigili del fuoco di Vicenza, che hanno tagliato il grosso ramo che aveva squarciato il vetro anteriore della macchina, mentre stavano cadendo le ultime gocce del terribile temporale. Unanimi da parte dei presenti un misto di sensazioni: da una parte lo spavento per l’accaduto, soprattutto considerando la violenza con cui l’albero si è abbattuto sulla macchina; ma dall’altra anche il sollievo perché l’infortunio del sessantenne avrebbe potuto essere molto più grave.

Nella violenta bufera che ha colpito il Marosticense ieri pomeriggio quattro ragazzi sono stati miracolati. Erano quasi le 19 quando M.D.V, 29 anni di Pianezze, insieme a tre amici, stava percorrendo via Tezze, strada comunale che porta a Molvena e alla parte sud di Marostica, a bordo di una Fiat Punto. Il vento in qual momento era fortissimo, tanto che da sradicare un tiglio di grandi dimensioni piantato a bordo strada, nel giardino di una proprietà privata. La pianta è caduta in strada proprio mentre stavano transitando i ragazzi, colpendo la Punto sul parabrezza che è andato completamente in frantumi. M.D.V. è riuscito a non inchiodare impedendo all’albero di conficcarsi nell’abitacolo. Solo grazie alla prontezza del guidatore nessuno dei passeggeri è rimasto ferito. La strada è rimasta chiusa per circa un’ora. I vigili del fuoco di Bassano hanno tagliato il tiglio e rimesso in sicurezza la careggiata, mentre i vigili dell’Unione marosticense hanno gestito la viabilità. Altri interventi sono stati segnalati in via Maestri del Lavoro, dove il forte vento ha divelto un pannello in plastica lungo 5 metri caduto dal tetto del magazzino comunale.

Giordano Dellai Francesca Cavedagna

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