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Minori e violenze in casa
La tutela a rischio costi

In Italia oggi sono 28.449 i minori fuori dalla famiglia d’origine
In Italia oggi sono 28.449 i minori fuori dalla famiglia d’origine
In Italia oggi sono 28.449 i minori fuori dalla famiglia d’origine
In Italia oggi sono 28.449 i minori fuori dalla famiglia d’origine

Qualcuno arriva negli uffici degli assistenti sociali da solo, in cerca di aiuto o semplicemente di una parola di conforto. Hanno padri che hanno perso il lavoro, madri depresse, problemi a scuola e poche speranze per il futuro. Sono le giovani, spesso giovanissime vittime del disagio socio- economico, (nella migliore delle ipotesi), ma anche, purtroppo, di abusi e violenze. Un esercito di bimbi e ragazzi che in Italia tocca quota 28.449, questo l’ultimo dato sui minori fuori dalla famiglia. Numeri elevati che anche in provincia di Vicenza, dove nei maggiori Comuni si contano una decina di casi all’anno, costringono le amministrazioni locali a intervenire, per difendere e tutelare l’infanzia. Soprattutto, dal punto di vista economico, dal momento che il primo problema che si pone per i minori in difficoltà è quello del sostentamento. Che arriva a costare circa 3 mila euro al mese per ogni ragazzo trasferito in una struttura protetta.

«Hanno necessità di tutto - spiega l’assessore ai servizi sociali del Comune di Creazzo Carmela Maresca - dal vitto, all’alloggio, dai vestiti, ai libri per la scuola, allo psicologo e noi spendiamo circa 52 mila euro per le famiglie, senza considerare che dal 2010 abbiamo avuto quasi un milione e mezzo di euro di trasferimenti statali in meno».

A Creazzo oggi sono in comunità o strutture protette 7 bambini, 6 sono seguiti invece da un educatore. A Caldogno dall’inizio dell’anno sono stati erogati 42.500 euro per situazioni di disagio minorile. Come? «Due minori in comunità diurna, due in residenza protetta, quattro seguiti da un educatore a domicilio», elenca il sindaco Nicola Ferronato. Che non nasconde le difficoltà, anno dopo anno, nel far quadrare i conti per garantire tutto l’aiuto e il sostegno di cui questi bambini e ragazzi hanno bisogno.

«Parliamo di casi di maltrattamento, abusi e, in qualche caso, violenze sessuali. Storie spesso terribili che ci vengono segnalate dai vicini di casa, dalla scuola, dalla parrocchia. Nelle situazioni più gravi ci muoviamo assieme al tribunale per i minori, che decide l’allontanamento o meno da casa».

E anche se il quadro è molto meno drammatico rispetto ad altre zone d’Italia, Ferronato è chiaro: «I bilanci dei Comuni non sono più sostenibili, basta un bambino in difficoltà in più e sforiamo. Perché non ci sono solo i minori ma gli anziani, i disabili. Si rischia davvero di esplodere».

Non va meglio ad Altavilla, che segue attualmente 7 minori più una mamma in comunità e ha già impegnato per il 2017 circa 93. 500 euro: « Accompagniamo i ragazzi fino ai 18 anni ma non li abbandoniamo dopo la maggiore età - sottolinea il sindaco Claudio Catagini- la verità è che spesso sono loro ad andarsene, appena hanno l’età per farlo».

Giulia Armeni

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