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Meno case popolari Ma calano le richieste

Sono in diminuzione le richieste di alloggi popolari.ARCHIVIO
Sono in diminuzione le richieste di alloggi popolari.ARCHIVIO
Sono in diminuzione le richieste di alloggi popolari.ARCHIVIO
Sono in diminuzione le richieste di alloggi popolari.ARCHIVIO

In calo le domande presentate a Creazzo per le case Ater. Sono state 43 nel 2017 le richieste per poter rientrare nell'elenco comunale riguardante l'edilizia residenziale pubblica, il 32% in meno in confronto all’anno precedente quando le domande erano 63. Delle 43 richieste presentate, 41 sono state ritenute valide mentre le restanti sono state escluse perché non era completa la documentazione o non c'erano i requisiti richiesti. Si tratta per la maggior parte di italiani, il 60%, mentre i restanti sono stranieri di diverse nazionalità. «Sono diversi i fattori per cui il numero è in calo in confronto agli scorsi anni – osserva il vicesindaco e assessore al sociale, Carmela Maresca – prima di tutto perché alcuni alloggi sono stati assegnati così alcune situazioni, che erano precarie, sono state sistemate. In altri casi il quadro generale economico è migliorato o anche è capitato che qualcuno abbia deciso di non presentare più domanda». A Creazzo attualmente sono 12 gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica di varie metrature, si trovano in via Brigata Cadore e lo scorso anno sono stati assegnati due alloggi. «Quest’anno ne sono stati dati altri due – prosegue l’assessore –, c’è stato un cambio generazionale. Ovviamente tutte le assegnazioni sono state eseguite seguendo il regolamento e con la massima trasparenza». Per il 2018, però, tutto cambierà. Qualche settimana fa, infatti, è stato pubblicato dalla Regione il regolamento attuativo della legge approvata dal Consiglio veneto che regola l'accesso alle case popolari e dove si chiarisce il limite di reddito e le modalità di accesso. Ora manca solo il bando. “ In pratica – aggiunge Maresca – sono due i passaggi fondamentali e riguardano il calcolo dell’Isee, e non più la dichiarazione dei redditi, e la possibilità di presentare domanda indipendentemente dal luogo di residenza”. Ma c’è anche una terza novità: le domande dovranno essere presentate direttamente all’Ater e non più in Comune, come accadeva fino a pochi mesi fa. «Compito del municipio sarà quello di informare i cittadini, che lo richiedono, sul tipo di documentazione da presentare. Ma la richiesta vera e propria dovrà essere fatta direttamente all’ente», conclude il vicesindaco. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.F.

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