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Maxi-furto con beffa Rubate 5 moto di lusso

La sede della concessionaria “Bellan e Giardina”. MARINI
La sede della concessionaria “Bellan e Giardina”. MARINI
La sede della concessionaria “Bellan e Giardina”. MARINI
La sede della concessionaria “Bellan e Giardina”. MARINI

Hanno studiato il colpo nei minimi dettagli i ladri che, nella notte tra mercoledì e giovedì, hanno rubato cinque moto dalla concessionaria “Bellan e Giardina Bmw” di Torri di Quartesolo, per un valore stimato di circa 100 mila euro. Erano da poco passate le 3 quando l’allarme dell’edificio, situato in via Brescia, a due passi dal centro commerciale Le Piramidi, è scattato improvvisamente. Sembra infatti che i malviventi, dopo aver ricevuto il via libera da parte di un complice, posizionato come “palo” nelle vicinanze dello stabile, abbiano raggiunto il portone dell’officina passando dai campi dietro la concessionaria. Secondo una prima ricostruzione, i ladri avrebbero fatto scattare il sistema di allarme, senza però venir notati dalla vigilanza privata, accorsa subito. I malviventi, infatti, dopo aver visto i vigilantes allontanarsi, convinti probabilmente di un falso allarme dell’impianto, hanno potuto agire indisturbati forzando con un piede di porco e altri arnesi da scasso il portone dell’officina. «Ho ricevuto la chiamata dalla vigilanza poco dopo le 3 - racconta Giovanni Bellan, titolare della concessionaria -. Era scattato l’allarme, ma mi hanno detto che sembrava tutto a posto. Solo la mattina dopo abbiamo scoperto il furto». Una volta dentro, con movimenti rapidi e ben studiati, i banditi si sono diretti verso la stanza principale per prelevare le cinque moto, scelte tra quelle esposte. I modelli rubati, tutti Bmw, sono una R1200GS, una R1250GS, una R1200RS, una S1000XR ed infine, una HP2 sport da collezione, per un valore complessivo che si aggira attorno ai 100 mila euro. «Sapevano come muoversi e molto probabilmente le avevano già scelte in precedenza - continua Bellan -. Ora abbiamo fatto la segnalazione del furto alla Bmw ed è praticamente impossibile che riescano a rivenderle in Italia. È più probabile che le abbiano rubate per rivenderne i pezzi». I ladri, dopo essere usciti dalla concessionaria, hanno portato a mano le moto dietro l’edificio, trasportandole (sempre a mano) attraverso i campi incolti, percorrendo diverse centinaia di metri nel fango per poi sbucare in via Vedelleria. Ad attenderli c’era un furgone, ripreso da alcune telecamere verso le 4.30, dove le moto sono state caricate in fretta e furia prima della fuga. «È incredibile che siano riusciti a trasportare le moto a mano, lungo quel campo fangoso dove si fa fatica a camminare - conclude Bellan -. Avevano anche preparato delle tavole di legno per oltrepassare un fosso e come minimo erano in due per moto». Un colpo che, dalla modalità di esecuzione, sembra stato congegnato da ladri professionisti. «Non so cosa ne faranno delle moto, perché nel trasportarle le hanno sicuramente danneggiate, ma di sicuro non erano degli sprovveduti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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