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Malviventi scatenati
Vigilanza fai da te
per prevenire i colpi

Savio Louise mostra lo scasso
Savio Louise mostra lo scasso
Savio Louise mostra lo scasso
Savio Louise mostra lo scasso

Furti ( e rapine) in pieno giorno, ai danni di abitazioni e studi professionali. Due avvenuti e denunciati, altri compiuti ma rimasti nell’ombra.

Cresce la paura a Caldogno dopo la rapina all’abitazione dell’assicuratore e portiere Louis Fabiano Savio e dopo il furto allo studio e alla casa del geometra Sergio Nizzoli.

Recente il primo, venerdì mattina, più datato il secondo, accaduto alla fine di giugno ma entrambi commessi, probabilmente, dalla stessa banda: un commando di cinque persone in grado di mettere a segno colpi studiati nei dettagli, alla luce del sole, in strade frequentate e in quartieri residenziali.

Mentre gli inquirenti sono al lavoro per dare un nome e un volto ai cinque banditi che durante l’assalto alla villa in via Zanella di Savio hanno anche aggredito il figlio di 19 anni, tra i cittadini serpeggia la paura e l’incognita: “Chi sarà la prossima vittima?”.

C’è chi, come il geometra Nizzoli, dopo aver avuto la spiacevole sorpresa di abitazione e ufficio ripuliti di oro e oggetti di valore, ha deciso di organizzarsi con una sorta di “vigilanza familiare”: «Abbiamo deciso di sorvegliare continuamente la casa, tra me e i miei figli, quando non ci sono io ci sono loro e viceversa. Non c’è altra soluzione, ma così non si vive più».

Inutili, almeno nel suo caso, le telecamere: il sistema di videosorveglianza aveva infatti sì ripreso l'intera sequenza del colpo, dall’arrivo dei ladri a bordo di una Bmw alla fuga, dopo una manciata di minuti, ma non era stato un deterrente sufficiente ad evitare l’incursione. Tant’è che i banditi, incuranti di essere filmati, avevano agito a volto scoperto. G.AR.

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